Trasformare le difficoltà che stai vivendo in vere opportunità richiede innanzitutto di cambiare prospettiva sugli ostacoli che possono presentarsi lungo il tuo percorso. Come farlo?

Cosa significa cambiare prospettiva sugli ostacoli che vivi?
Inizio a chiederti, ti è mai capitato di vivere un momento di crisi e scoprire solo dopo che quello era perfettamente quello che doveva accadere?
Quante volte ti sarai detto: “Questa proprio non ci voleva!” per poi cambiare prospettiva e scoprire in realtà che era proprio quello che ci voleva? Che era la strada più breve che ti avrebbe portato a sperimentare esattamente e perfettamente quello che dovevi vivere?
Quando vivi quei momenti, nel presente, nell’attimo in cui ci sei dentro, non capisci perché sta succedendo proprio a te, fanno talmente male che ti sembra di morire e l’unica cosa che vorresti è che tutto finisca il più in fretta possibile.
Cerchi a tutti i costi di uscire da quel dolore, di trovare una soluzione, e non ti accorgi che la soluzione per trasformare le difficoltà è proprio lì, davanti ai tuoi occhi.
C’è un modo diverso di vedere le cose, ormai dovresti saperlo bene, la soluzione alla maggior parte dei problemi che vedi sta nel guardarli da un nuovo punto di vista, nel cambiare prospettiva.
È risaputo che l’ideogramma cinese per “crisi” significa anche “opportunità”.
Meno conosciuta è invece la parola ebraica che indica la crisi: mashber, che significa anche “una sedia per il parto”.
Inscritta nella semantica della coscienza ebraica c’è l’idea che il dolore legato a momenti difficili sia una forma collettiva delle contrazioni di una donna che sta partorendo.
I dolori quindi sono momentanei, ma tu in quel momento di crisi, stai dando alla luce qualcosa di nuovo, ti stai preparando per espanderti a qualcosa di superiore e meraviglioso esattamente come una donna nel momento del parto. Questo va a cambiare completamente la visione che hai delle crisi che attraversi e degli ostacoli che incontri sul cammino.
Capisci cosa intendo con cambiare prospettiva per trasformare le difficoltà in opportunità?
E allora, alla luce di questa nuova e meravigliosa conoscenza, ti invito a fermarti un momento e a osservare la tua vita: quali sono gli ostacoli, i problemi per cui ti capita di soffrire con più intensità e più spesso?
Te lo chiedo perché è molto frequente che i problemi per cui soffri di più siano quelli che ti crei da solo: quando scegli di rimanere in una situazione che non ti piace e in cui non stai bene, quando ti riempi la testa di preoccupazioni che non sono utili in quel momento, quando non riesci ad accettare la meraviglia che sei, quando non riesci a cambiare una relazione per paura di soffrire… sono tutte situazioni su cui tu hai potere, ma per cui scegli di non scegliere.
Sembra uno scioglilingua, lo so, ma è davvero così, tu hai il potere di scegliere.
Il segreto per trasformare le difficoltà in opportunità
Finché questa scelta non proviene da un luogo di coerenza e consapevolezza, purtroppo, cambiare prospettiva per trasformare le difficoltà in opportunità rimane un semplice esercizio mentale.
Ma sai un’altra cosa? Sei tu a crearti quei problemi, quegli ostacoli, perché sai che, una volta superati, potrai finalmente dire “Ce l’ho fatta, ho superato l’ostacolo!”, uscirne vincitore e solo allora meritare davvero quella felicità.
Più soffri, più ne vale la pena e più coltivi in te la saggezza per riuscire davvero a trasformare le difficoltà che si presentano nella tua vita.
Ma ti dico una cosa: tu meriti di essere felice solo per il fatto stesso di esistere. riconoscere questa importante verità è il primo passo per riuscire a cambiare prospettiva sulla propria vita.
E la cosa straordinaria è che quando lo fai scopri che non c’è nessuna battaglia da superare, nessuno scontro da affrontare, nessuna angoscia per cambiare le cose.
L’unica cosa che puoi fare davanti a un ostacolo è osservarlo con occhi nuovi e capire cosa sta cercando di comunicarti, e cosa ti sta chiedendo di risolvere davvero.
Imparare a leggere i messaggi della vita, a trasformare le difficoltà in opportunità, a capire veramente cosa ti sta bloccando e trasformalo finalmente alla radice, è l’unico modo che hai per vivere tutta la bellezza che puoi e devi sperimentare.
“Ogni ostacolo dovrebbe agire come una diga, che sbarra un fiume solo per alzarne il livello”
scrive Valerio Magrelli, poeta e scrittore.
E io aggiungo: hai già tutto quello che potresti desiderare e di cui hai bisogno, sii grato di questo e ricordati che la gratitudine non è un istinto naturale ma un’abitudine che va allenata giorno dopo giorno.

Cosa troverai nel numero di “Heisenberg” di Aprile
Il numero di “Heisenberg” di Aprile 2025, come sempre, ti offre strumenti pratici e riflessioni profonde per esplorare il tema “ostacolo e soluzione” in tutte le sue manifestazioni.
A partire dalle storie avvincenti e meravigliose dei nostri Consulenti strategici Moira e Claudio.
Sapevi che mamma aquila non sta ad aspettare che il suo piccolo aquilotto impari a volare da solo, ma lo aiuta mettendolo davanti a delle difficoltà: quando sa che è pronto a lasciare il nido lo spinge ad abbandonare la sua “zona di comfort” lasciandolo librare nel vuoto, e costringendolo così a sbattere le ali per salvarsi.
Altre volte invece, rende il nido meno accogliente e più scomodo in modo che il piccolo non possa più rifugiarsi nella sicurezza in cui era abituato e senta così il bisogno di andarsene.
Questo perché sa che solo così potrà aiutarlo a sviluppare la forza e la fiducia necessarie per crescere e volare libero.
Per proseguire con la rubrica “Notizie Quantiche”.
Conosci il Kintsugi? Significa letteralmente “riparare con l’oro”, ed è una tecnica giapponese di restauro della ceramica che trasforma oggetti rotti in vere e proprie opere d’arte, uniche al mondo.
Quest’arte fa del trasformare le difficoltà il suo punto focale: invece di provare a riparare l’oggetto fratturato nascondendo le crepe, il Kintsugi le evidenzia con polvere d’oro, argento o platino, celebrando l’unicità della storia dell’oggetto.
Pensa che meraviglia, il Kintsugi ci insegna che le cicatrici sono parte di noi, della nostra storia, e che non vanno nascoste ma valorizzate, così come gli errori, gli ostacoli che affrontiamo ci rendono unici, esattamente come ogni ceramica, unica e irripetibile.
Ci tengo anche a evidenziare la rubrica “Persone che possono”, fatta da voi lettori di “Heisenberg”.
Ogni mese condivido con il mio staff le parole che mi scrivete, che mi scaldano il cuore, ed è davvero un’emozione ogni volta sapere quante persone stiano riscoprendo la meraviglia che già sono e come cambiano le vite delle persone che fanno parte di questo che mi piace chiamare “mondo quantico”.
Questo mese abbiamo condiviso il viaggio di Chiara, viaggiatrice nella vita e nell’anima, che ha voluto raccontarci della sua esperienza prima come lettrice dei miei libri, poi come Deva e oggi come studentessa della Master Deva Academy.
Sono io che dico grazie a te Chiara, per la tua energia e per le tue parole meravigliose.
E poi ancora Adolfo Pietro che ha affrontato un cammino tortuoso ma che poi finalmente è riuscito a sentire dentro e condividere quelle due paroline che, chi mi segue da tanto, conoscerà bene: “È successo!”.
Non voglio dilungarmi oltre perché voglio lasciare a te il piacere e il gusto di scoprire, articolo dopo articolo, la meraviglia che insieme al mio staff e a voi, riusciamo a creare ogni mese con questa rivista.
Per concludere, voglio ricordarti una cosa importante: ogni ordine è preceduto dal disordine.
Quando ti trovi immerso, immersa in una crisi, o davanti a un momento difficile, prova a cambiare prospettiva: osservalo in modo diverso, prova a notare un dettaglio a cui non stavi dando importanza o ascolta una sensazione anche quando ti sembra troppo dolorosa.
Se hai paura, se fa male, vuol dire che sei sulla buona strada.
Se resisti persiste, se accetti fluisce…
Occhi nuovi, è questo il mio augurio per te, a prescindere da ogni cosa.