Cosa significa che è possibile riprogrammare il cervello e come puoi farlo anche tu?
Cosa sono le programmazioni che tutti noi abbiamo? Come facciamo a riprogrammarci?
E cosa c’entra l’uovo di Colombo con tutto questo? E ancora, l’ingegneria inversa cos’è?
Te ne parlo in quest’articolo che segue, pubblicato all’interno di Heisenberg – La Rivista Ufficiale del Cervello Quantico, nella rubrica dedicata al “Mondo Quantico”.
L’uovo di Colombo
Diverse storie popolari, probabilmente miste a qualche leggenda, raccontano che quando Cristoforo Colombo fece ritorno dal viaggio che lo aveva portato a scoprire il Nuovo Mondo, venne organizzata una grande cena in suo onore, alla quale parteciparono aristocratici e prelati in vista della corte spagnola.
Uno di loro, evidentemente mosso da gelosia, lo provocò pubblicamente dicendo che con le giuste possibilità e il giusto equipaggio qualunque nobile sarebbe stato in grado di raggiungere le nuove Indie come aveva fatto il navigatore genovese.
Cristoforo Colombo non si scompose.
Sulla tavola imbandita c’erano anche delle uova; senza rispondere direttamente al commensale si rivolse a tutti chiedendo loro di prendere l’uovo che avevano davanti e di riuscire a farlo stare dritto in verticale.
Tutti provarono, nessuno ci riuscì.
Ogni volta che cercavano di trovare quell’equilibrio perfetto, anche con piccoli spostamenti di centratura, l’uovo ruotava posandosi nuovamente sul suo asse orizzontale.
Cosa accadde allora? Cosa fece Cristoforo Colombo che aveva lanciato quella sfida?
Te lo dico tra poco.
Il meccanismo dell’ingegneria inversa cos’è?
Come ti dico spesso, e come ormai avrai imparato, ogni nostro pensiero e ogni nostra azione sono il frutto di programmi profondi che determinano il modo in cui creiamo la nostra realtà continuamente.
Ma una volta capito tutto ciò come facciamo a riprogrammarcinella pratica?
La risposta è in un meccanismo tanto antico quanto dimenticato dai più, che si chiama Ingegneria Inversa (te ne parlo all’interno del mio ultimo libro I 9 Principi Quantici).
Usata in svariati ambiti – dall’architettura, all’informatica, all’industria – questa tecnica, a partire da un oggetto, un software, un reperto, permette di ricostruire le sue funzioni, i modi d’uso, le caratteristiche progettuali, allo scopo di riprodurre quell’oggetto o di farne uno migliore.
Detto in altre parole, permette di “andare indietro” nel tempo: a partire da un risultato scoprire il meccanismo che lo ha determinato e, una volta scoperto, poterlo usare a tuo vantaggio.
Affinché tu possa davvero comprendere il meccanismo dell’Ingegneria Inversa cos’è però, ti devo prima spiegare quali sono le cinque qualità su cui si fonda:
- Ripetizione ed emozione, che sono alla base della natura umana più atavica e hanno dato origine al fenomeno della programmazione mentale.
- Attenzione e memoria selettiva, che sono trabocchetti neurologici molto potenti che ti permettono di vedere o non vedere determinate cose: problemi o soluzioni, impossibilità o possibilità.
- Identità, che determina instancabilmente l’idea che hai di te, di cosa puoi fare, delle tue possibilità. Non puoi ottenere ciò che non sei, solo lavorando su “chi sei” diventerai la persona che ottiene in modo naturale quello che ha in mente di realizzare.
- Coerenza, ovvero la tua mente ha un compito: dimostrarti che hai ragione. Una volta che impianti un’idea nella tua mente, questa farà di tutto perché la realtà che vivi sia coerente all’idea che hai.
- Campo quantico, è provato che un pensiero legato a un’emozione ha la capacità di influenzare in modo concreto, tangibile e misurabile la tua realtà su livelli che vanno ben oltre quello razionale, sprigionando il potere delle intenzioni e creando le situazioni migliori per farti vivere coincidenze significative e gli eventi sincronici capaci di aprirti la strada verso l’obiettivo che vuoi raggiungere.
Attraverso il meccanismo dell’Ingegneria Inversa quindi, partiamo dai fenomeni attraverso i quali il tuo stesso cervello è stato programmato “naturalmente” e li organizziamo con la stessa logica, in modo da darti così la possibilità di usare quegli stessi meccanismi ma questa volta a tuo vantaggio.
Come facciamo a riprogrammarci?
Ho iniziato questo articolo raccontandoti di Cristoforo Colombo e del dilemma dell’uovo.
Riprendiamo quella storia da dove l’avevamo lasciata per capire meglio cosa intendo quando dico che anche tu puoi riprogrammare il cervello.
Ormai la maggior parte dei commensali aveva smesso di provare a far stare dritto l’uovo, sotto l’occhio attento e intelligente dell’avventuriero genovese.
Solo allora Cristoforo Colombo prese l’uovo sodo che aveva davanti a sé e ne sbatté leggermente la base contro lo spigolo del tavolo, ammaccandolo.
L’uovo restò in piedi.
A quel punto, i presenti protestarono, dicendo che avrebbero potuto farlo benissimo anche loro.
Colombo guardando tutti disse: «La differenza, signori miei, è che voi avreste potuto farlo, io invece l’ho fatto. E una volta che vi ho mostrato la via, è facile per tutti seguirla».
Ancora oggi, in molte lingue l’espressione “uovo di Colombo” indica un modo semplice di risolvere un problema apparentemente complicato.
Cosa c’entra con te e con me questa storia?
Ebbene, una volta imparata e padroneggiata la tecnica per riprogrammare il tuo Cervello Quantico, ti stupirai nel renderti conto che tanti problemi che oggi ti appaiono difficili o impossibili da risolvere siano in realtà come l’uovo di Colombo.
Ti trovi di fronte a una grande opportunità: una volta scoperta la via – verso il Nuovo Mondo che sta dentro di te – è più facile percorrerla.
E la tua fortuna è che c’è già stato un “Colombo” a indicare la strada, devi solamente apprendere la tecnica e le sue applicazioni.
