Tutto in natura genera un campo elettromagnetico perché tutto è energia immerso in un campo di energia che, scientificamente, si può misurare.
In questo articolo approfondiamo studi ed esperimenti, tuttora in corso, sul campo magnetico del cuore e scopriremo insieme come il potere delle emozioni può agire direttamente sul benessere di tutto il Pianeta.
La coerenza cardiaca
Hai mai sentito parlare degli SQUID?
No, non sto parlando della famosa serie TV e nemmeno del calamaro alla griglia, come potrebbe suggerire il termine.
Mi riferisco al Dispositivo Superconduttore a Interferenza Quantistica, la cui sigla in inglese è appunto S.Qu.I.D.
Si tratta di dispositivi tecnologicamente all’avanguardia estremamente sensibili che vengono utilizzati in laboratorio per misurare i campi elettromagnetici, anche i più impercettibili.
Un particolare gruppo di ricerca, l’Institute of HeartMath di Boulder Creek, in California, collegato all’Università di Stanford, ha avviato degli studi per misurare il campo magnetico del cuore e le ultime scoperte si sono rivelate essere sempre più interessanti.
Da oltre 20 anni, l’équipe statunitense di scienziati e medici guidati da Rollin McCraty, studia il funzionamento del cuore umano ed è arrivata a dimostrare che il cuore genera il campo energetico più ampio e potente di tutti quelli generati da qualsiasi altro organo del corpo, compreso il cervello.
Hanno scoperto che questo campo elettromagnetico ha un diametro che si estende dai due metri e mezzo ai tre metri.
Se hai partecipato a un Live del Cervello Quantico negli ultimi anni, ricorderai sicuramente l’esperimento sul palco in cui Italo, impugnando un particolare strumento, misura il campo elettromagnetico di un telefono cellulare e poi di una persona.
È sorprendente notare come il campo del cellulare si estenda di metri nel momento in cui effettua una telefonata.
Vedere come lo stesso avviene per una persona nel momento in cui chiude gli occhi e si concentra sul suo cuore, sulle sue emozioni è davvero sconvolgente. Il potere delle emozioni, è sconvolgente!
È stato scoperto infatti che il nostro cervello comunica costantemente col cuore e ne monitora il ritmo dei battiti.
Ne ho parlato approfonditamente nel numero di “Heisenberg” di Giugno 2021 a proposito di coerenza cardiaca, quello stato in cui il ritmo del cuore si fa costante e regolare, apportando numerosi benefici al nostro organismo.
Cuore e cervello comunicano costantemente tra loro e si influenzano.
Il potere delle emozioni influenza il ritmo cardiaco e condiziona sia la nostra coerenza cardiaca che l’estensione del campo elettromagnetico.
I ricercatori hanno dimostrato che il cuore tende ad adottare con estrema rapidità il ritmo corrispondente al tipo di emozioni vissute: le emozioni negative causano un ritmo incoerente, che a sua volta porta il nostro corpo a un dispendio eccessivo di energia e a una maggiore usura del sistema fisiologico. Le emozioni positive invece favoriscono un ritmo coerente (coerenza cardiaca) e influenzano il nostro organismo in modo opposto, favorendo cioè una maggior conservazione di energia e un miglior funzionamento fisiologico.
A partire da questo stato di profonda incoerenza o coerenza cardiaca, ci sono poi studi sorprendenti che hanno dimostrato come il campo magnetico del cuore possa avere un legame con il campo elettromagnetico della Terra, del nostro Pianeta!
I “picchi” del campo magnetico terrestre
Tutto è iniziato a settembre del 2001, momento storico infelicemente noto, quando due satelliti ambientali operativi geostazionari (GOES) che orbitavano intorno alla terra, captarono un aumento del campo magnetico terrestre.
Questa rivelazione satellitare ha cambiato per sempre il modo in cui gli scienziati concepiscono noi e il mondo. Sia il GOES-8 che il GOES-10 evidenziarono un forte picco di intensità del campo elettromagnetico terrestre nei dati che trasmettevano ogni trenta minuti.
L’intensità enorme dei picchi e la particolare tempistica hanno attirato subito l’attenzione degli scienziati.
Da un’altezza di circa 35.880 chilometri al di sopra dell’equatore, il GOES-8 ha captato la prima ondata che ha superato di quasi 50 unità qualunque altro rilevamento precedente riferito allo stesso momento.
Erano le 9.00 del mattino secondo l’ora standard dell’est, 15 minuti dopo che il primo aereo aveva colpito il World Trade Center e circa un quarto d’ora prima del secondo impatto.
In quel momento ci fu un picco del campo magnetico di non una, non due, ma 50 volte superiore di qualunque altra precedente rilevazione.
Il legame tra il tragico evento e le rilevazioni dei satelliti era inspiegabile.
O forse solo apparentemente inspiegabile.
I dati facevano sorgere due domande: esisteva un reale collegamento fra gli attacchi alle Torri Gemelle e i dati del satellite? In caso affermativo, qual era il legame fra i due?
È la risposta alla seconda domanda ad avere innescato la ricerca e l’ambiziosa iniziativa che ne sono conseguite.
Alcuni studi svolti in seguito dall’Università di Princeton e dall’Istituto di HeartMath hanno scoperto che la correlazione tra i rilevamenti dei satelliti GOES e gli eventi dell’11 settembre rappresenta più di una semplice coincidenza.
Infatti da quel momento i ricercatori andarono indietro negli anni per cercare se ci fossero stati altri momenti con simili picchi anomali e scoprirono che rilevazioni simili si erano verificate in corrispondenza millimetrica con la diffusione di notizie quali la morte della Principessa Diana o il decesso di Papa Giovanni Paolo II.
A quel punto il legame iniziava a delinearsi: i picchi del campo magnetico erano influenzati e determinati dalle emozioni di milioni di persone che in quei momenti provavano emozioni forti e simili.
Il potere delle emozioni fa bene al Pianeta
Tra le numerose scoperte dell’HearthMath ce ne sono 2 che sono veramente fondamentali per la nostra evoluzione.
1) Il campo magnetico del cuore risponde alla qualità delle emozioni e dei sentimenti che generiamo nella nostra vita.
Proprio come il legame intuitivo fra i sentimenti e il corpo sembra indicare, anche le emozioni positive aumentano l’equilibrio ormonale fisico e il ritmo cardiaco, oltre alla lucidità mentale e alla produttività.
Allo stesso tempo, gli studi dimostrano che le emozioni negative possono arrivare a influenzare fino a 1400 cambiamenti biochimici nell’organismo, che includono squilibrio ormonale, frequenza caotica cardiaca, confusione mentale e bassi livelli di rendimento.
2) Determinati strati dell’atmosfera terrestre, oltre alla Terra stessa, generano ciò che oggi viene definita una “sinfonia” di frequenze (comprese fra 0,01 e 300 hertz), alcune delle quali si sovrappongono alle stesse frequenze create dal cuore mentre comunica col cervello.
È proprio questo rapporto antico tra il cuore umano e lo scudo che rende possibile la vita sulla terra ad aver generato una splendida secondo la quale il rapporto fra il cuore umano e il campo magnetico terrestre indica che un’intensa emozione collettiva esercita un impatto misurabile sul campo geomagnetico della Terra.
Tutto è connesso
Tutto ciò ha delle forti implicazioni sulle nostre vite.
Se possiamo imparare il linguaggio del cuore, lo stesso che lo scudo protettivo magnetico della terra riconosce e al quale risponde, allora possiamo partecipare agli effetti che il campo esercita su ogni forma di vita.
Attraverso il campo magnetico del nostro cuore possiamo impattare su elementi quali l’attività del cervello e del sistema nervoso, la memoria e le prestazioni atletiche, la capacità delle piante di creare sostanze nutritive vitali, la mortalità umana imputabile alle cardiopatie e lascio a te ipotizzare quanto ancora puoi essere influente anche se non te ne accorgi.
Queste due scoperte hanno spalancato le porte alla riscoperta del rapporto fra noi e la Terra.
Se una parte sufficientemente estesa della popolazione terrestre dovesse focalizzare il campo magnetico più potente del corpo umano, quello del cuore, su una singola emozione nello stesso momento, ha senso ipotizzare che questa emozione elettromagnetica condivisa vada a influire sul pianeta stesso.
Tutto è connesso, questo lo sappiamo, per la legge dell’entanglement: un cambiamento nelle emozioni che proviamo verso noi stessi e il nostro mondo ha il potenziale di influire sul mondo stesso.
Puoi iniziare ad essere prezioso per il pianeta fin da questo momento, in modo semplice e rapido.
Come?
Dedicandoti con più amore e cura alla coerenza del tuo cuore e delle tue emozioni.
Un modo molto semplice ma altrettanto efficace è quello di prestare attenzione alla più preziosa delle nostre azioni: respirare.
Il respiro ha il potere di riportare coerenza nel tuo cuore tanto più rapidamente ed efficacemente quanto più abbinato a emozioni positive.
E a quel punto avrai un campo magnetico cardiaco non solo più armonico ed esteso, ma anche e soprattutto prezioso e benefico per chi ti sta intorno e per l’umanità intera.
Ti suggerisco questo semplice esercizio da fare quando vuoi, in pochi minuti.
Puoi farlo prima di iniziare la giornata, oppure alla fine, prima di una telefonata o un colloquio importante, prima di una performance o ogni volta che ti senti confuso o poco presente.
Per prima cosa chiudi gli occhi, questo ti aiuterà a portare l’attenzione da fuori a dentro di te.
Focalizzati sul tuo cuore, sentilo che pulsa.
Ascolta ora il tuo respiro.
Sembra semplice, ma ti accorgerai che respirare è una danza che coinvolge molti protagonisti.
Senti l’aria fresca che entra dalle narici, penetra nei tuoi polmoni e poi fuoriesce da te, riscaldata.
Prova una o più emozioni positive: pensa a ciò che più ami, a quel che ti rende felice, soddisfatto, in pace, amorevole, autentico.
Ti può aiutare se immagini una luce chiara, bianca, dorata, entrare nelle tue narici e fuoriuscire ancor più luminosa e pura. Così facendo ti apri e ti espandi alla vita.
Resta in questo stato per qualche respirazione, ascoltando il tuo cuore in armonia con il tuo corpo e i tuoi pensieri.
Riapri gli occhi e vivi la giornata con uno spirito rinnovato, sapendo che questo tuo gesto ha migliorato la frequenza di un intero Pianeta.
Se lo farai, l’umanità tutta e la Terra ti ringrazieranno.
Grazie.
