Avere un’amicizia con una persona che si lamenta e accusa, insiste sul “ma io non ho fatto niente di male” influisce anche sulle nostre energie, vero? Angioletta
Sì Angioletta… se tu glielo permetti.
Tantissimi anni fa avevo una persona a me vicina che era proprio così. Sai cosa succedeva? Che ogni volta in cui iniziava a lamentarsi o ad avere atteggiamenti che già all’epoca io non sposavo più, mi provocava rabbia. Le pensai tutte: di allontanarmi da quella persona o di incontrarla il meno possibile furono le prime. Poi però mi chiesi: così risolvo il problema? È chiaro che se qualcuno ha un tipo di atteggiamento e quell’atteggiamento ha il potere di toccarci il problema non è suo… è nostro, perché evidentemente c’è qualcosa dentro di noi che viene stimolato.
Allora pensai due cose di preciso: è vero, quella persona non aveva un atteggiamento che mi piaceva, eppure chi ero io per giudicare? Una cosa può piacermi o può non piacermi, ma chi sono io per dire ad un’altra persona come deve vivere? Questa riflessione fece in modo che io rispettassi quella persona, cercando di dire la mia ma non pretendendo che la mia idea fosse sposata. La seconda cosa che feci fu lavorare dentro di me: perché mi dava fastidio il suo atteggiamento? Restando in ascolto capii che era perché io stesso, dentro di me, stavo lottando contro quell’atteggiamento, lo stavo cercando di cambiare, a volte pensavo anche di esserci riuscito, ma la rabbia che mi stimolava era il campanello d’allarme che mi diceva “guarda che è ancora dentro di te, tu non ti stai innervosendo con lei, ti stai innervosendo con te stesso”. Ecco dunque che questi due indizi iniziarono a farmi concentrare sul posto giusto: non fuori di me, ma dentro di me.
Le persone di quel tipo possono toglierti energia se la tua energia non è abbastanza forte Angioletta, puoi prenderlo come addestramento se vuoi: fatti le domande che mi sono fatto io. Sappi che quando la tua energia sarà veramente forte quel tipo di persone non si avvicineranno neanche più a te e, se succederà, neanche te ne accorgerai. Osserva senza farti agganciare. È una possibilità di crescita per te!
Come fare a non perdersi e mantenere sempre il focus? Filippo
Ciao Filippo, perdere il focus è molto facile, grazie per aver sollevato la questione.
Ci sono 3 fattori che nel tempo ho scoperto determinanti e dai quali dipende tutto il resto.
Perdiamo il focus quando quello che stiamo facendo non lo mettiamo nella giusta scala di importanza, succede quando i nostri “perché” non sono abbastanza forti. E quei “perché” dobbiamo sempre averli chiari, sono quelli che dobbiamo ricordarci. Se hai letto il mio libro La tua Mente può Tutto il metodo del Sigillo può esserti di grandissimo aiuto.
Lo perdiamo perché tanta gente intorno a noi ci distrae. Ci distraggono con i loro dubbi, ci distraggono con le loro incertezze, ci distraggono con il loro vivere “in un perenne stato di paura”. Non c’è un giudizio in quello che dico, è un’osservazione di come ognuno di noi sia il risultato della sua storia. Queste continue distrazioni ci portano inconsciamente a pensare che abbiano ragione, fino a crederci e perdere focus in quello che stavamo cercando di fare. Vedi, non c’è niente di male nell’uscire il sabato sera e andare in giro nella macchina di altre persone. C’è solo un problema: devi andare dove decidono loro. Tua è la vita, tue sono le conseguenze delle tue scelte, il mio suggerimento è quello di rispettare sempre tutti ma di non farti agganciare dalle loro insicurezze.
Il terzo motivo risponde alla domanda: quale parte di te continui a nutrire? Se avessimo coscienza che altro non siamo che il risultato dei nostri pensieri, e intendo se non la considerassimo solo come una buona idea o come un’ipotesi, allora non avremmo alcun dubbio su quale parte nutrire. Invece questa consapevolezza non è così profonda, dunque direttamente o indirettamente continuiamo a nutrire la parte di paura, la parte di dubbi, la parte di incertezza, la parte di impossibilità. Heisenberg tra le altre cose è nata anche per questo: per continuare invece a nutrire la parte di te che ti porta avanti, che ti fa vedere di più, che crede nel mondo del possibile e vuole sperimentarlo in prima persona.
Come hai affrontato l’inizio del tuo percorso, quando nulla si muoveva verso la tua direzione? Barbara
Ciao Barbara, che bella domanda!
Ci sono state varie fasi in realtà, cicliche. C’è stata quella di provare ad avere coraggio, c’è stata quella di completa demoralizzazione, c’è stata quella in cui ho pensato di essere sbagliato e che tante cose che avevo in testa erano utopie. Ti racconto un episodio: un giorno ero davanti alla mia libreria in soggiorno – parlo di tantissimi anni fa – che era stracolma. Ricordo che guardai tutti quei libri e dissi: non sono serviti a niente. Ebbi la tentazione di buttarli, bruciarli. Tutto è cambiato, però, quando ho capito qual era il vero scopo di tutto quello che stavo facendo o stavo cercando di fare. Per me è stata una cosa veramente molto potente, spero di riuscire a passartela anche attraverso le righe che sto scrivendo. C’è stato un momento in cui è sbocciata in me una consapevolezza profonda: tutte le cose che stavo cercando di fare o realizzare non erano l’obiettivo, l’obiettivo era la persona che stavo cercando di diventare. Da quel momento, da quella profonda consapevolezza, ho iniziato gradualmente a cambiare il mio punto di vista. La domanda guida non era più: “Perché non si muove niente o tutto si muove contro?”. Ma: “Che persona devo diventare per fare in modo che…”. Vedi, quando proviamo paura il problema non è la paura, è che non capiamo che quella paura ci sta mostrando qualcosa. Quando ci scoraggiamo facilmente non ci rendiamo conto che il problema non è quello che succede, ma che dobbiamo diventare persone più coraggiose. Se cambi il focus da ciò che vuoi ottenere a chi vuoi essere cambia tutto. Ma ciò che vuoi essere non devi costruirlo, devi permettergli di emergere, devi togliere tutte le cose che non ti permettono di esserlo. Qualsiasi tipo di persona tu voglia essere è già potenzialmente dentro di te. Togli solo ciò che non gli sta permettendo di venire fuori ed esprimersi.
Ti auguro il meglio di ogni cosa Barbara!