Come uscire dalla confusione (grazie alla musica)

come uscire dalla confusione - C'è un modo diverso di vedere- Blog Rivista Heisenberg

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Come uscire dalla confusione, mentale e non, grazie alla musica? Tutti prima o poi dobbiamo affrontare momenti di confusione, ma in che modo la musica può esserci d’aiuto?

Leggi fino alla fine e scoprirai che questi momenti non potranno che condurti a una nuova consapevolezza…

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Una nuova consapevolezza

“E quando penso che sia finita, è proprio allora che comincia la salita: che fantastica storia è la vita”.

Questa è una delle frasi più iconiche della canzone italiana, tratta dal brano “Che fantastica storia è la vita”, una delle moltissime hit che ci ha regalato la lunga carriera artistica di Antonello Venditti.

Esprime perfettamente qualcosa che tutti, prima o poi, ci troviamo a fronteggiare lungo il nostro percorso di vita, probabilmente anche più di una volta: la confusione, quella nebbia che alimenta e moltiplica i dubbi.

Come uscire dalla confusione ce lo racconta Venditti attraverso diverse storie nelle varie strofe: Antonio, Laura, Gesù e Aicha.

Tutte diverse, ma accomunate da questa dinamica, dal contrasto che produce dubbi e confusione, fino al salto quantico che porta al raggiungimento di una nuova consapevolezza: quella che ci porta a esclamare che la vita è proprio una storia fantastica.

La confusione che ha superato Antonio, che ha “sfidato” il destino che gli altri gli avevano cucito addosso per diventare cantautore; quella di Laura, che fa l’impiegata dopo aver inseguito la laurea e il sogno di una vita professionale diversa. Quella di Gesù, nei momenti di agonia sulla croce; e quella di Aicha, sopravvissuta a un viaggio della speranza che è costato la vita a tanti altri.

La confusione porta con sé ogni volta un messaggio: se riesci a non farti travolgere e sovrastare dalle emozioni negative, ma ti siedi con lei e la ascolti, puoi decifrarlo.

Proprio allora si fa spazio la serenità, l’equilibrio, un nuovo equilibrio. 

Il contenuto del messaggio cambia da persona a persona e da momento a momento. Arriva in formato “sartoriale”, su misura.

Tra i più ricorrenti c’è quello che riguarda l’accettazione di se stessi: spesso qualcosa ci fa dubitare di noi stessi, del nostro valore, può essere un giudizio esterno, il mancato raggiungimento di un risultato o il rifiuto da parte di qualcuno.

Se ti fai soverchiare da quei dubbi e ti metti davvero in discussione, la tua energia si abbassa e cambia anche la percezione di tutto quello che vedi intorno a te.

Confusione e dubbi che possono cambiare insieme a noi, in un certo senso “crescere”. 

Come uscire dalla confusione ritrovando l’equilibrio

“Un conto è la rabbia che provi a vent’anni, un conto è la rabbia a quaranta”.

Nella sua “Ora e allora” Luciano Ligabue parla dell’importanza dell’equilibrio interiore e di come sia necessario tutelarlo dal susseguirsi di eventi e cambiamenti della vita.

“Ora e allora e ancora così: su una fune sottile, con il proprio stile”.

Restare fedele a te stesso è requisito fondamentale per conservare quell’equilibrio, quello stato di flusso in cui ti senti al tuo posto e riesci a determinare la tua realtà con i tuoi pensieri e le tue azioni.

Accettarsi, sapere di essere perfetti così, cambia la prospettiva e dirada, fino a farla sparire, la nebbia della confusione.

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Superare l’ostacolo dell’aspettativa

Nemico acerrimo di questo stato è l’aspettativa: Italo spiega sempre come possa essere uno dei più grandi ostacoli verso il raggiungimento dei nostri obiettivi.

Ghemon ne parla nella sua “Momento perfetto”: “Avevo aspettative su chissà che risultati, ma erano tranelli e mi ritrovo con le mani nei capelli”.

Il brano, presentato al Festival di Sanremo nel 2021, si apre così: l’attaccamento ci porta fuori strada, fino a perdere l’orientamento.

“Ma quando poi sei senza chiave nel tuo inferno ti senti figlio unico e sei chiuso dall’interno”: ecco quella sensazione di smarrimento e spaesamento generata dalla confusione, come un’ombra che tende a espandersi occupando tutta la nostra “stanza”.

Gianluca, attraverso la sua canzone, affronta proprio quel percorso di trasformazione che culmina con un’immagine chiara e piena di certezze di chi comprende che quei dubbi che prima erano schiaccianti, adesso sono solo rumore di fondo, un disturbo incapace di attaccare la consapevolezza che siamo nel “momento perfetto” per manifestare al mondo la nostra natura.

“Ho aspettato in silenzio e con calma, ma ora mi è venuta voglia di urlare. Sono convinto che questa sia l’ora mia, il momento perfetto per me”.

Ecco la Playlist Quantica di questo mese:

Playlist Quantica
“Che fantastica storia è la vita” – Antonello Venditti
“Ora e allora” – Ligabue
“Momento perfetto” – Ghemon

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