Dopo tre anni dall’inizio del mio percorso Deva XP nel marzo del 2019 e dopo sette mesi dalla conclusione del mio Viaggio dell’Anima, sento di poter condividere con voi la mia esperienza, almeno fino a questo momento.
Perché lo faccio?
Perché è un altro modo ancora per ringraziarvi per il lavoro che c’è stato, che c’è e che ci sarà… perché lo meritate, perché lo sento… perché ritrovare la fiducia in se stessi è la cosa più bella che ti possa capitare!
La mia esperienza con il percorso Deva XP
Inizierò dalla fine, preferisco iniziare sempre dalla fine perché è da qui che riparto ogni volta, è da qui che mi ritrovo a fare il punto della situazione, è da qui che posso raccontarvi i miei risultati.
È da oggi infatti, e non dall’inizio, né durante, che sto iniziando a comprendere gli effetti che il percorso Deva XP ha portato in me… non perché non ce ne siano stati fin da subito, anzi! Ma come con AQA (Allineamento Quantico Avanzato), gli effetti immediati mi sono serviti per “dare una smossa” al terreno.
I risultati più importanti che sto raggiungendo sono quelli legati alla mia trasformazione interiore, ai miei pensieri, alla mia evoluzione. Non perché non avessi degli obiettivi di vita da raggiungere, ma ho scoperto (non lo sapevo prima, grazie!) di essere io il mio “scopo principale”… è da qui che poi è scaturita la creazione della mia nuova realtà e tutto ciò che ne è derivato.
Oggi, mi rendo conto di quanto siano radicati e presenti dentro di me gli insegnamenti di quel meraviglioso percorso.
Durante il corso, applicare la lezione era sembrato più facile, “fare i compiti” era divertente. A pensarci ora, era come essere un allievo che stava imparando una disciplina protetto tra le rassicuranti mura del monastero, con la costante presenza del Maestro che poteva accorrere in mio aiuto e “correggere” i miei errori.
Ma realizzare che oggi, nel corso di questa mia vita terrena, sono in grado di affrontare qualsiasi cosa grazie a quell’addestramento non ha prezzo e scatena dentro di me ogni volta, una profonda inenarrabile gratitudine.
Fin da subito, il percorso Deva XP ha avuto su di me un effetto profondo per la vita che stavo conducendo allora.
Forse grazie al lavoro costante e quotidiano di circa tre anni: imparare e mettere in pratica, imparare e mettere in pratica ancora una volta; sperimentare; il contatto profondo con il mio Master Deva, un supporto stabile, presente che mi accompagnava a ritrovare la fiducia; il braccialetto a rammentarmi ogni attimo di procedere con fiducia. Le scoperte, le novità, le emozioni, le domande, i dubbi, i giudizi, le ri-scoperte illuminanti…
Poi il compimento della formazione. L’eco di quelle giornate “full immersion” ha risuonato in me per qualche tempo, così come l’euforia, la magia e sì… anche la soddisfazione, il premio, il merito.
La crisi
Ma poi… la crisi.
Persone, situazioni (anche le più banali), ambienti “nocivi”, chiacchiere, commenti, giudizi… tutto mi era diventato estraneo, alieno, mi stava travolgendo e improvvisamente mi sono ritrovata in un nauseante vortice da cui non ero in grado di uscire…
Insomma, nonostante avessi ben compreso e appreso le lezioni sulle aspettative, sui giudizi, sull’attaccamento, sul desiderare, sul fluire e tutto il resto mi ritrovai “in una selva oscura” che credevo di aver attraversato e superato con il percorso Deva XP.
Lo so, fa sorridere anche me… ma in quel momento, quelle aspettative mi erano necessarie forse.
Per un po’ mi sono giudicata, mi sono sottostimata, ho avuto dubbi sulle mie capacità, non mi riusciva più di applicare nessuno degli insegnamenti più potenti che mi erano stati offerti.
Mi sono messa sulla difensiva, mi sembrava di aver compromesso tutto il lavoro fatto fino a quel punto; provavo delusione per me stessa e sì, ho provato vergogna nei confronti di Italo, del mio Master Deva, nei confronti di tutti voi e di tutti i Viaggiatori “più bravi di me”…
Ma poi, nella fase di maggiore crisi, dopo aver mollato la presa, ho sperimentato davvero cosa significa abbandonarsi al flusso.
Risalire in superficie e ritrovare la fiducia
Pian piano sono riaffiorate le conoscenze che avevo appreso, non tutte insieme, solo qualcuna, un’amorevole presenza… essenziale, necessaria in quel preciso momento e così, onda dopo onda sono risalita in superficie fino a ritrovare la fiducia, ancora una volta.
E da allora, permetto che questo accada ogni volta: con fiducia mi abbandono e aspetto (ecco un altro insegnamento fondamentale che sto imparando “dal vivo”), lascio che le conoscenze utili a quella situazione emergano, come i poteri di un supereroe che si manifestano al momento giusto.
Ho notato poi, che il percorso Deva XP per come la vedo io, è un po’ come il solfeggio nella musica classica per chi vuole suonare o la danza classica per chi ama ballare: è la base essenziale per realizzare al meglio tutti gli altri generi (permettetemi il parallelismo).
Provo a spiegarmi meglio.
Durante l’ascolto delle tracce di AQA mi accorgo che si innescano in me, istintivamente e automaticamente, i meccanismi di “osservazione e ricerca” appresi con il Deva XP.
In Heisenberg il Deva XP è in effetti presente ovunque, o quasi; ritrovo il Deva XP nelle Alchìmie, in Quantica… praticamente in tutto!
I libri di Italo “piantano il seme” diffondendo le basi degli insegnamenti del Deva XP in maniera più accessibile, rispetto naturalmente al vero e proprio percorso che per di più stimola una consapevolezza e una ricerca più profonda, antica, creando una struttura stabile e solida e portandoti, passo dopo passo, a ritrovare la fiducia e soprattutto a ritrovare te stessa.
Tanto tanto altro ci sarebbe ancora da poter condividere su questo percorso, ma snocciolare una moltitudine di esperienze tutte diverse ma equivalenti nel loro valore tedierebbe solamente, per cui per il momento, mi fermo qui.
Concludo con il mio solito ringraziamento di cuore e con l’augurio di un fulgido avvenire… insieme.
Roberta C.