La posta di Italo (Settembre 2023)

posta di italo - Da cuore a cuore - Blog Rivista Heisenberg

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La posta di Italo, all’interno della rubrica Da cuore a cuore, è lo spazio in cui Italo risponde personalmente a ogni domanda dei lettori.

Domanda 1 – Come evitare lo stress e i pensieri negativi?

Ciao Italo! La mia domanda è questa: si possono evitare lo stress e i pensieri negativi derivanti dal concentrarsi troppo su un evento o una situazione brutta? C’è un’altra strada?

Giacomo

Ciao Giacomo, c’è qualcosa che, se ora riesco a passartelo, è in grado di cambiare totalmente la tua visione ed eliminare il problema alla radice. 

Quando osserviamo una situazione e creiamo dei pensieri, delle preoccupazioni, delle proiezioni riguardo quella situazione, cosa del tutto normale tra l’altro, pensiamo che la stiamo descrivendo. 

Se questo da una piccola parte è vero la verità ancora più profonda è un’altra: non stiamo facendo altro che alimentarla. 

Se conosci i meccanismi di creazione della realtà che ho mostrato nei miei libri (I 9 Principi Quantici e La Tua Mente Può Tutto), se non li conosci ti suggerisco caldamente di farlo, saprai bene che ogni volta che abbiamo un pensiero la mente fa di tutto per farlo combaciare con ciò che vede.

Questo è un primo livello.

Parliamo di meccanismi biologici come attenzione e memoria selettiva, false memorie e così via dicendo.

Cosa significa per noi? Significa che se pensi che una situazione sia brutta, e magari lo è veramente ma tu continui a pensarlo, non farai altro che selezionare sia fuori che dentro di te tutti gli elementi che confermano che non c’è via di uscita.

Non è magia, è un meccanismo biologico capisci?

Questo significa anche che le soluzioni di uscita vengono completamente ignorate dalla tua mente e se dico completamente ignorate intendo che vengono proprio spente intere aree cerebrali. 

Se poi scendiamo nell’intelligenza energetica, la terza intelligenza del Cervello Quantico, non possiamo non ricordarci che l’osservatore influenza a livello energetico la realtà.

Anche questa non è un’idea, migliaia di esperimenti lo dimostrano.

L’attenzione è il catalizzatore di questa energia: qualsiasi cosa alla quale dai attenzione si amplifica, qualsiasi cosa alla quale togli attenzione tende a sparire. 

Se dai amore a una persona quell’amore si alimenta, se togli l’amore a quella persona quella persona si allontana. Se alimenti il tuo corpo il tuo corpo è in salute, se non lo alimenti quello che succede è che deperisce. 

Sono solo piccoli esempi pratici per portare a terra un concetto che spesso sembra messo in aria, ti assicuro che non lo è e che, invece, è una delle cose più potenti che io conosca. 

Il mio suggerimento è questo, ogni volta in cui hai quei pensieri accorgitene, ricordati che stai alimentando quel tipo di realtà e, se proprio non riesci a cambiare i tuoi pensieri e le tue emozioni, resta comunque aperto.

Sostituisci quei pensieri con un “ok, vediamo che succede”, o qualcosa di simile.

Vedi che in questo caso comunque togli attenzione, alimentazione, dai la possibilità alla tua mente, alle tue emozioni e alla tua energia di sperimentare altri spazi, far arrivare altre possibilità che, se non distogliessi l’attenzione da quei pensieri, semplicemente non avrebbero possibilità di sperimentare.

Vediamo che succede. 

Domanda 2 – Perché alcune persone non ottengono risultati?

Hai mai conosciuto persone che nonostante ci mettessero tutto l’impegno non abbiano raggiunto i loro obiettivi prefissi? Grazie.

Bettina

Assolutamente si Bettina, moltissime a dire il vero.

Questo succede per un motivo ben specifico, perché non è questione di impegno, non è questione di volontà, altrimenti sarai d’accordo con me, chiunque con il sufficiente impegno e la giusta volontà raggiungerebbe qualsiasi obiettivo.

La verità è che l’universo interiore dell’essere umano è un mondo affascinante che va esplorato.

È lì il segreto, se un segreto c’è. 

Fare o non fare qualcosa, ottenere o non ottenere qualcosa, non è questione di fortuna o sfortuna, di volontà o di impegno come abbiamo detto, non è qualcosa che devi fare in più, che devi aggiungere, è qualcosa che devi togliere. 

Cosa devi togliere?

I blocchi che risiedono sotto il livello della coscienza, a livello inconscio, e che ti impediscono di ottenere quello che ritieni giusto tu ottenga. 

È un viaggio dentro di te, affascinante, ed è caratteristica fondamentale del Cervello Quantico che non guarda mai fuori ma dentro, non parla di motivazione ma di interiorità, non parla di diventare ma di essere.

Sono differenze sostanziali. 

Quando smetti di guardare fuori e guardi dentro allora si che si apre il campo delle infinite possibilità. 

A questo punto potresti chiedermi: e conosci qualcuno allora che abbia fatto un lavoro dentro di sé e che non abbia ottenuto risultati?

In questo caso la mia risposta sarebbe perfettamente contraria a quella precedente, no, non ne conosco neanche una. 

Quando capiamo che tutto nasce o si blocca dentro di noi allora è lì che iniziamo a guardare ed è lì, in quello spazio affascinante del nostro io interiore, che troviamo la soluzione ad ogni cosa.

È solo questione di dove decidi di guardare.

Fuori non c’è niente.

Dentro c’è uno spazio di infinite possibilità.

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Domanda 3 – Da dove iniziare per ottenere quello che si vuole?

Se una persona sa quello che vuole ma non riesce a trovare il modo, il come farlo, da dove deve partire? Cosa deve fare? Grazie Italo!

Nunzio

Qualsiasi “non posso” è in realtà un “non voglio”. 

Cerco di passartelo nel modo più semplice che posso Nunzio. 

Mettiamo che tu voglia avere successo professionale ma non riesci a trovare il modo, lo consideriamo un “non posso”, cosa succede se provi a cambiare domande e inizi a chiederti: cosa non voglio?

Magari dietro a un successo professionale c’è un “non voglio” avere più soldi.

Sembra strano vero? Eppure è così. Succede tantissime volte.

Magari perché c’è qualche programma dentro di te che ha associato al denaro un dolore e, se conosci il Cervello Quantico, saprai che farai di tutto, involontariamente, per non provare nuovamente quel dolore di avere denaro. 

È un esempio ma passa bene il concetto.

Alcune programmazioni sono lì, appena sotto il livello della coscienza, riguardo quello che vuoi ottenere inizia a farti questa domanda: cosa non voglio? E non cercare la risposta, attendi che emerga. 

Altre programmazioni girano a livello più profondo, per quelle sono necessari strumenti diversi e che possano andare a scavare più in profondità, come il Deva XP. 

Tu inizia da qui, riguardo il tuo obbiettivo inizia a chiederti, cosa non vuoi? 

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Domanda 4 – Come riconoscere una giusta intuizione?

Come faccio a riconoscere se un’intuizione è giusta? Potrebbe anche quella essere deformata? Potremmo avere intuizioni che vogliamo far coincidere con ciò che vorremmo, anche se non è la cosa più giusta per noi? Grazie!

Elettra

È una bellissima domanda Elettra. 

Sì, possiamo avere intuizioni che vogliamo far coincidere con ciò che vorremmo. 

Già il fatto che tu l’abbia visto è un passo importante.

Cerco di darti un suggerimento che nella mia esperienza ha fatto la differenza per capire se quella che sentivo era un’intuizione o qualcosa della quale mi stavo convincendo.

La differenza fra le due è il rumore che fanno.

Quando quella che chiamiamo intuizione è accompagnata da un dialogo, da giustificazioni, da perché, quando fa una specie di rumore di ferraglia dentro la testa (passamelo, non fa proprio quel rumore ma mi viene da definirlo così) allora è qualcosa della quale mi sto convincendo.

L’intuizione vera, invece, è silenziosa. Non è accompagnata da nessun discorso interiore, arriva e basta. È come qualcosa che sai perché la sai (ti sarà capitato di sapere qualcosa solo perché la sapevi). 

Ecco, se devo darti un riferimento inizia così, prova a sentire il rumore che fanno…

È un ottimo indicatore e, con un po’ di addestramento, vedrai che con il tempo ti riuscirà sempre meglio capire quale delle due stai sperimentando.

Invia la tua domanda a: redazione@rivistaheisenberg.com

Troverai la sua risposta nella posta di Italo del prossimo mese di Rivista Heisenberg.

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