Francesca Alemanno: il segreto per ottenere risultati straordinari

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Come fare per ottenere risultati straordinari nella propria vita?

L’intervista di questo mese racconta una storia incredibile di una persona incredibile, eppure, sotto tutti gli aspetti, una persona ordinaria che fa i conti con le difficoltà della vita vera con cui ci confrontiamo tutti: i figli, il lavoro, il tempo, i sacrifici. 

Solo che nel suo caso tutto è elevato all’ennesima potenza. 

La persona in questione è la professoressa Francesca Alemanno, è una signora di 39 anni, pugliese, che dal 2008 a oggi è riuscita a conseguire 5 lauree con il massimo dei voti, ha avuto 5 figli che gestisce con il marito senza baby sitter o aiuto dei nonni. 

Di lei davvero si può dire che si è “fatta da sola”: partita da una famiglia di contadini con la quinta elementare, si è laureata in Lettere, prima di insegnare ha fatto la gavetta come bidella e assistente amministrativa. 

Come ha fatto a ottenere risultati così straordinari? Come riesce ad organizzare il tempo? Dove ha trovato la forza mentale e la concentrazione e la costanza nello studio? E nel mentre com’è riuscita, non ad educare un figlio, ma ben cinque? Sarà interessantissimo entrare nella sua testa per capire come gestisce gli impegni e come si ritaglia il tempo per le sue passioni. 

Lei è davvero una persona che è riuscita a trovare un modo diverso di vedere e fare le cose. 

E sono orgoglioso di ospitarla qui su “Heisenberg” come dimostrazione vivente del fatto che quando si vuole si può e che il Cervello Quantico – e l’armonia delle tre intelligenze razionale, emotiva ed energetica – agisce in noi sempre e comunque, dobbiamo solo esserne consapevoli.

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Il segreto per ottenere risultati straordinari

Cara Francesca, benvenuta. Entriamo nel vivo della tua storia di volontà incredibile. Quando hai preso la prima laurea in Lettere e perché dopo non ti sei accontentata di fare la gavetta per diventare docente ma hai intrapreso questo percorso da Guinness dei Primati? Cosa ti ha spinta ad ottenere risultati così straordinari?

Grazie per l’attenzione che avete voluto riservare alla mia storia, perché in effetti è vero, come dici tu, che le persone ordinarie possono ottenere risultati straordinari. 

Dunque, venendo a me, ho conseguito la mia prima laurea triennale in Lettere Moderne nel 2008. 

Avevo 22 anni e tanti sogni nel cassetto, così come è piuttosto frequente tra i giovani: avere un lavoro gratificante, costruire una famiglia, comprare una casa. 

Provenendo da un contesto non agiato, il mio sogno più importante era quello di “aprirmi” alla vita, cogliendone tutte le opportunità. Diciamo che ero affamata di vita. 

Diventare docente era certamente una via da percorrere, ma non l’unica. 

Ho battuto diverse strade e ognuna mi ha lasciato qualcosa di importante: quando ho fatto la collaboratrice scolastica, ho imparato che ogni lavoro è degno di rispetto; quando ho lavorato come assistente amministrativa, ho capito quanto fosse importante il coordinamento e la capacità di organizzare il tempo. 

Ogni esperienza ha contribuito a farmi diventare ciò che sono ora. 

Lo studio ha avuto un ruolo prezioso in ciò, perché mi ha reso una persona “ricca”, in senso figurato: ricca di idee, di pensieri, di valori, di conoscenze Potremmo dire che mantenere la mente attiva sia il segreto per ottenere risultati straordinari

Ecco perché ho percorso (e non mi fermerò!) questa strada così a lungo. Potrà sembrare strano, ma studiare è sempre stato molto naturale per me. 

È ciò che mi fa sentire completa, in pace. Sicuramente comporta dei sacrifici, ma è così alta la posta in gioco che ne vale la pena farli. 

Parliamo di ragione, emozione ed energia. Perché per prendere le decisioni che hai preso, pianificare e studiare ci vuole un gran uso della ragione. Per sostenere i momenti di gioia e stanchezza, nel lavoro e in famiglia, ci vuole una grande forza emotiva. E infine per avere la costanza di portare avanti tutto, sempre con il sorriso sulle labbra, ci vuole una grande energia, che guarda al futuro. Come gestisci questi tre elementi fondamentali dentro di te?

Ragione, emozione ed energia sono i fili che compongono, ogni singolo giorno, il tessuto della mia vita. 

La razionalità credo che sia la componente dominante perché mi aiuta prima di tutto a individuare le necessità di una famiglia numerosa, e poi a gestirle abilmente. Senza l’uso della ragione, non potrei organizzare il tempo, non saprei dare le giuste priorità, sarebbe il caos, il terreno franerebbe sotto i miei piedi. 

L’emozione arriva dopo l’ordine razionale. 

Prevale nel mio ruolo di madre perché mi consente di comprendere e di rispondere alle esigenze di un gruppo di bambini di varie età, con necessità differenti e caratteri diversi.

L’emozione rappresenta una componente fondamentale anche nel mio ruolo di insegnante perché credo che la comunicazione empatica sia fondamentale nel rapporto tra docente e studente. 

L’emozione è l’ingrediente che ti fa entrare in sintonia con l’altro, al di là della ragione che a volte può essere rigida.

Infine l’energia che credo sia l’elemento che più ha contraddistinto il mio viaggio per ottenere risultati straordinari: amo profondamente ciò che mi circonda e ciò si traduce in grinta, entusiasmo, forza di volontà, voglia di fare.

L’energia è al tempo stesso causa ed effetto dell’amore e del rispetto per la vita. Infatti ci sentiamo scarichi quando non amiamo più la vita e quello che facciamo.

Un consiglio per educare un figlio nonostante gli impegni

La tua sembra una simmetria matematica: 5 figli e 5 lauree. Come mai tu e tuo marito, in controtendenza in un Paese che non fa più figli, non avete deciso di educare un figlio, ma ben 5? Quali sono le ragioni emotive profonde? E non vi spaventa l’aspetto economico?

Potrei dire che il 5 è il nostro numero fortunato, ma in realtà questa simmetria non è stata pianificata. 

Abbiamo sempre desiderato una famiglia numerosa e non ci siamo preclusi la possibilità di avere tanti bambini. Non abbiamo anteposto il lavoro, la carriera e il benessere, alla gioia di avere una famiglia “ricca” di vita. 

Anche mio marito è un insegnante, e come puoi immaginare crescere 5 figli con due stipendi da insegnanti non è per nulla facile. Ma di fronte alle difficoltà economiche di tante persone che versano in condizioni davvero difficili, noi non riteniamo giusto lamentarci.

Viviamo cercando di apprezzare ciò che abbiamo, non invidiando nulla negli altri, eliminando gli eccessi, tagliando il superfluo. 

Ed anche se educare un figlio non è sempre facile, questi sono principi semplici, facili da capire anche per i piccoli, i capisaldi della nostra famiglia. 

Posso assicurarti che i bambini più grandi (che hanno 12, 10 e 7 anni) sono molto bravi nel gestire le loro piccole economie e organizzare il tempo libero, e imparano, giorno dopo giorno, a capire che un oggetto rotto non è necessario ricomprarlo subito ma si può riparare, che leggere i volantini con le offerte dei supermercati è conveniente, che non sperperare il denaro è saggio. 

Nella gestione della famiglia, io e mio marito abbiamo idee comuni e siamo i primi a dare un esempio che i bambini recepiscono con molta serenità.

Ecco, se dovessi dare un consiglio per educare un figlio sarebbe proprio questo: dare il corretto esempio, con calma e serenità.

La domanda che sicuramente ti vorranno fare migliaia di persone, soprattutto donne, credo sia: ma come fai a organizzare il tempo? Qual è il segreto familiare per gestire una casa di 7 persone ogni giorno senza diventare matta? Chiaramente è la collaborazione, la condivisione. Ma come ci riuscite?

Al risveglio, ogni giorno, ho due possibilità: posso affrontare la giornata con entusiasmo, con gioia, con vitalità oppure posso lamentarmi e vivere tutto come un peso. 

Io mi oriento (quasi sempre!) sulla prima opzione. Credo che non sia importante cosa fai, ma come lo fai. Questo aspetto fa la differenza se vuoi ottenere risultati, qualunque essi siano. 

Pianifico attentamente la giornata, incastrando gli impegni di tutti, come un grande puzzle.

Mi alzo molto presto e, nella mia mente, faccio una sorta di “check-list” di tutto ciò che devo fare e stabilisco le priorità. Nella gestione della famiglia sono molto razionale e precisa. Non lascio mai le cose al caso, ma cerco di tenere tutto sotto controllo. 

All’interno della famiglia, ogni componente svolge la sua parte: chi apparecchia, chi sparecchia, chi stende il bucato, chi lo ritira, chi gestisce i fratelli più piccoli, chi ci aiuta a fare la spesa, chi aiuta in cucina, chi riordina le camere, ecc. 

Non abbiamo aiuti in casa, ma posso assicurarvi che i bambini svolgono questi compiti con grande naturalezza, senza costrizioni. 

È davvero una gioia indescrivibile educare un figlio e vederlo crescere con un forte sistema di valori.

Se gli dài l’esempio con serenità i bambini sono capaci di fare cose straordinarie. 

Ovviamente ci sono giorni in cui tutto fila liscio, altri in cui questo meccanismo si inceppa e l’ingranaggio si ferma. 

Quando ciò accade, subentra mio marito, colonna portante di tutto, che ha il grande dono di saper sdrammatizzare e riportare la calma e la tranquillità. 

Non abbiamo la pretesa di avere la casa perfettamente in ordine, ma facciamo il possibile.

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Organizzare il tempo in maniera efficace

Tra l’altro tu trovi anche il tempo per coltivare le tue passioni, che ho letto sono la cucina e il ricamo. Con una famiglia così “affollata” riesci a ritagliarti del tempo solo “tuo”? E pensi che sia necessario dedicare del tempo solo a noi?

Io credo di esistere pienamente solo nella mia dimensione familiare. 

Non so proprio immaginarmi al di fuori di tale contesto: il tempo che dedico agli altri è un tempo che mi fa stare bene.

 Per questo non lo cambierei con nulla al mondo. 

Quando posso, mi piace avere le mani in pasta e preparare pizze, focacce, torte, biscotti. In altri momenti, generalmente in estate, mi piace ricamare e imparare tecniche di ricamo nuove. 

Mi rilassa ricamare con la musica di Ezio Bosso in sottofondo. 

Ammiro molto le donne che riescono a ritagliarsi del tempo per loro stesse, ma io non sono capace. Molto probabilmente non ne avverto la necessità profonda. 

Può sembrare un paradosso, ma quelle poche volte in cui ho provato a prendermi del tempo “mio”, il primo pensiero è stato l’ansia e la fretta di dover ritornare a casa per riprendere in mano la situazione. 

Di solito la mia domanda finale è quella dei consigli pratici, perché poi è nella vita quotidiana che dobbiamo calare tutte le nostre teorie e convinzioni. Vista l’esperienza che hai maturato sul campo, daresti dei consigli ai nostri lettori su cosa è bene fare e non fare per organizzare il tempo e trovare la forza di volontà a lungo raggio per ottenere risultati come i tuoi?

Il primo passo per ottenere risultati è capire quale obiettivo vogliamo raggiungere, quando lo dobbiamo raggiungere e come vogliamo che ciò avvenga. 

Questi tre elementi non possono essere trascurati e devono essere chiari e precisi. 

Alcuni hanno la fortuna di raggiungere questa chiarezza, altri non subito, ma è un passo da cui non si può prescindere. 

Il secondo passo è riuscire ad organizzare il tempo: pianificare le giornate in maniera puntuale. 

A tutti coloro che mi hanno chiesto dei suggerimenti, ho ripetuto una frase di San Francesco, che io ho sempre in mente: “Cominciate con il fare il necessario, poi ciò che è possibile e, all’improvviso, vi sorprenderete a fare l’impossibile”. 

Rispettando questa sequenza, giorno dopo giorno, i risultati arrivano. 

Tu dirai, detta così sembra facile? Che si fa nei momenti di sconforto, quando si pensa di non farcela? La verità è che abbiamo tutti il potere di scegliere.

Io ho imparato che bisogna ricordarsi della mèta che si vuole raggiungere, ma soprattutto cercare di ricordare e recuperare l’entusiasmo iniziale che ci ha fatto intraprendere il percorso. Insomma, per ottenere risultati concreti bisogna sempre riassaporare l’energia dell’inizio per non mollare mai.

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