Elisabetta  Sala: Imparare a organizzarsi in cucina e nella vita

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Imparare a organizzarsi è fondamentale in questo mondo che va sempre più veloce. 

Ecco perché in questo articolo di “Heisenberg” ho deciso di entrare nella vita quotidiana di tutti voi, perché spesso anche le difficoltà che incontriamo in attività apparentemente semplici, ci dicono qualcosa di noi, perché quello che accade fuori è sempre specchio di quello che succede dentro. 

E allora sono andato a intervistare una giovane e simpatica food organizer, anzi la numero 1 in questo campo in Italia, Elisabetta Sala, che ha pubblicato recentemente il libro La dispensa leggera (edito da Giunti). 

Non si tratta solo di avere qualche consiglio su ricette veloci, ma di come imparare a organizzarsi, o sviluppare l’elasticità mentale per stabilire alcune priorità, di imparare come fare a meno delle cose inutili, e ovviamente di riconoscere le cose inutili (quello che viene chiamato “decluttering”). 

Perché l’armonia delle nostre intelligenze, razionale, emotiva ed energetica, passa anche da queste azioni in cucina, in casa, nella dispensa. 

L’ordine o il disordine in casa sono lo specchio del nostro ordine o disordine interiore. Quindi riconoscere gli effetti esterni ci costringe a fare i conti con le cause interne. 

E allora buona lettura, e buon ordine, nella vostra casa esteriore e interiore.

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Alcuni consigli per diventare persone ordinate 

Chi non ha mai avuto problemi di ordine almeno una volta nella sua vita? Ci sono persone che sono disordinate da sempre, altre che attraversano delle fasi, ma la verità è che ordinati si diventa. Elisabetta, prima di entrare nel merito della dispensa e del frigo, ci sono dei consigli generali che puoi dare sul mettere ordine? Quali sono, secondo te, le cause principali per cui molte persone non riescono a tenere la casa e la cucina in ordine?

I consigli e i suggerimenti che posso dare, anche per diventare persone ordinate,  sono davvero svariati. Innanzitutto c’è da capire perché si fa fatica a tenere in ordine gli spazi. 

Ho capito in questi anni che il motivo principale del nostro disordine è di avere tante cose, alle volte troppe cose. 

Partendo dalla biancheria della casa, ai cosmetici, dai vestiti alle scarpe, per poi finire in cucina con elettrodomestici di ogni tipo, strumenti per tagliare, sminuzzare, organizzare, sistemare. 

Il desiderio di volere sempre il “pieno” fa sì che quando andiamo a fare la spesa ci facciamo travolgere dall’entusiasmo e dall’acquisto compulsivo e compriamo di tutto, anche se in realtà potremmo farne a meno. 

Compriamo anche se abbiamo poco spazio e quindi inevitabilmente riponiamo le cose alla rinfusa, accumuliamo, ci scordiamo cosa abbiamo e quello che abbiamo comprato non lo utilizziamo, e così diventa anche difficile risparmiare soldi al supermercato. 

Il marketing in tutto questo gioca un ruolo cruciale. 

Ci facciamo convincere che tutto quello che vediamo ci occorre, il prodotto che è in offerta che ci spinge a fare scorta, il robot da cucina indispensabile perché ha una funzione in più del modello precedente. 

Insomma siamo facilmente influenzabili dalle pubblicità, ma con l’avvento dei social le cose sono peggiorate.  

L’altra faccia di questo ragionamento è che dobbiamo imparare a liberarci delle cose inutili, che non ci servono davvero e fanno confusione. Questo processo adesso va di moda chiamarlo “decluttering”. Ci spieghi cos’è e perché è importante, non solo in cucina?

Liberarci di ciò che non ci occorre veramente ci permette di far ordine e ridare armonia agli spazi intorno a noi. Il “decluttering” significa letteralmente rimuovere il disordine, pratica essenziale per imparare a organizzarsi. 

È appurato che il decluttering ha dei risvolti positivi anche nella nostra mente, infatti dopo aver deciso con attenzione cosa tenere e cosa lasciar andare la nostra mente sarà più serena, più leggera e meno carica di pensieri, sempre pronta a gestire gli imprevisti.

Consiglio di fare decluttering di tanto in tanto, quando sentiamo di aver accumulato troppo, la sensazione che ci coglierà dopo sarà di pace e benessere. 

In cucina il decluttering e l’ordine sono fondamentali. 

Diventare persone ordinate ci permette di velocizzare i tempi quando siamo ai fornelli per due motivi, che valgono anche nella vita: da un lato, conoscendo il posto di ogni cosa, riusciremo a controllare velocemente e attentamente cosa abbiamo e cosa no, dall’altro questa sicurezza degli spazi ci permette di essere più veloci ed efficaci nelle nostre azioni. 

Come imparare a organizzarsi in cucina e nella vita

Okay, facciamo un esempio concreto adesso: come possiamo liberarci delle cose inutili in cucina, con gli attrezzi, e nella dispensa?

Il consiglio principale che do è di non fare ordine tutto in una volta. Piuttosto ordinare uno o due cassetti per volta, in giorni differenti, altrimenti potremmo stancarci e avere un effetto contrario. 

Per iniziare possiamo concentrarci sullo spazio dove c’è più disordine e cose accumulate. Il metodo è semplice: tira fuori tutto il contenuto e mettilo in bella vista, dopo di che analizza attentamente ogni singolo strumento e ogni singolo elettrodomestico. 

Lo uso di frequente? Lo uso saltuariamente? Oppure non l’ho mai utilizzato? Può sembrare un’assurdità avere una cosa e non utilizzarla, ma non sai quante persone mi dicono “Ah sì ce l’ho, ma non l’ho mai usato!” 

Quindi la strategia per imparare a organizzarsi è tenere con sé solo quello che usiamo più di frequente. Il resto è bene lasciarlo andare

Che senso ha tenerli e non utilizzarli? Ovviamente con questo non vuol dire che dobbiamo buttarli, ma dargli una nuova vita. 

Magari regalarli, oppure venderli. 

La stessa cosa dobbiamo fare anche con gli strumenti doppioni. Cosa ce ne facciamo di 2 o più pelapatate? 

E di 2 o 3 robot da cucina con funzioni molto simili? La regola vale anche allo stesso modo per il cibo. 

Inutile avere dispense, frigoriferi e congelatori stracolmi di alimenti se poi alla fine non li utilizziamo. 

Quindi l’idea principale, anche per imparare a risparmiare soldi al supermercato, è quella di non comprare troppo, ma soprattutto non accumulare troppo, perchè poi il cibo ha una data di scadenza e se non siamo organizzati e lo perdiamo di vista fa presto a scadere.

Una cosa che mi ha colpito è che tu nel tuo libro non imponi ai lettori un menù settimanale fisso. Perché bisogna tener conto dei gusti ma anche dei vari contesti familiari. Tu offri dei principi che si adattano alle varie esigenze. Come funziona questo tuo metodo?

Quando per la prima volta mi sono approcciata al mondo della food organization, pensavo che il menù settimanale fosse il metodo perfetto, e programmare i pasti in quel modo fosse la strategia migliore per sapere sempre cosa andare a mangiare, fare la spesa con criterio e non generare sprechi alimentari. 

Con il tempo ho capito che non è esattamente così. 

Il menù settimanale può rivelarsi un’arma a doppio taglio. 

Ci vuole del tempo per scriverlo, tempo che molto spesso scarseggia, bisogna tenere conto dei vari gusti ed esigenze della famiglia, e in ultimo bisogna sempre aspettarsi degli imprevisti nella nostra agenda settimanale.

Quando parlo di organizzazione mi piace associarla alla parola flessibilità e spesso mi dicono, “Ma come fai ad essere organizzata con flessibilità?” 

Diventare persone ordinate non richiede rigidità, anzi, l’organizzazione è l’arte di sapere sempre cosa fare, ma senza avere uno schema rigido e impostato. 

Ora te lo spiego meglio illustrando il mio metodo in cucina.

Invece di decidere di settimana in settimana cosa mangiare, l’unica cosa che conto di pianificare è la fonte proteica. 

Quando dico questa cosa mi viene sempre in mente la mia mamma che mi diceva: “Cosa mangiamo a cena? La carne o il pesce? I legumi, le uova o il formaggio?” 

Ecco, per evitare quella domanda io pianifico in anticipo la fonte proteica, e questo già mi aiuta a gestire gli imprevisti. 

Sapendo che proteine mangiare il passo successivo è capire se ce l’ho a disposizione ed eventualmente scongelarla oppure andare a reperirla. 

Altro vantaggio di questa pianificazione flessibile è che sapendo già quello che devi mangiare sai anche cosa devi comprare. 

Ipotizziamo che ho deciso che in una settimana mangerò 3 volte il pesce. Bene, nel momento della spesa devo capire se ce l’ho in congelatore ed è sufficiente per tutte e 3 le volte, oppure se lo devo acquistare. 

Imparare a organizzarsi è essenziale se si vuole risparmiare soldi al supermercato.

Inoltre tengo sempre con me delle “basi” in frigorifero, in particolar modo di verdure che sono tra le cose che richiedono maggior tempo di preparazione tra lavarle e cuocerle. Le preparo già cotte oppure solo tagliate pronte da cuocere o da mangiare crude. 

Altre cose che tengo pronte, perché richiedono un certo tempo di preparazione, sono i legumi e i cereali, molto importanti per la nostra alimentazione ma che spesso per pigrizia o poca organizzazione non prepariamo. 

Poi ci sono tantissime altre basi che tengo pronte in congelatore che in poco tempo mi permettono di  preparare un piatto bello, buono e veloce. 

Ad esempio il soffritto, il dado vegetale, sughi già pronti e porzionati in monodosi, una panatura per carne, pesce, verdure, il parmigiano grattato ecc… 

Una volta che ho le basi in frigorifero e in congelatore posso dare libero sfogo alla mia fantasia e preparare i piatti che voglio, decidendo un po’ al momento. 

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Gestire gli imprevisti con l’organizzazione flessibile

Altro aspetto interessante è la gestione degli imprevisti. Avevamo stabilito che il giorno X dovevamo mangiare una certa combinazione di alimenti, o avevamo preparato il giorno prima una porzione più abbondante per riutilizzarla, e poi non viene un membro della famiglia, oppure tu fai tardi dall’ufficio, ecc. Qual è per te l’approccio migliore per far fronte agli imprevisti? E questa regola può valere anche al di là della cucina?

L’organizzazione flessibile ci permette proprio di fare questo, di saper gestire gli imprevisti senza andare nel panico

Ecco perché dico che il menù settimanale ci si può ritorcere contro e te lo spiego con un esempio pratico. 

Immaginiamo di aver scritto il nostro menù settimanale un po’ a caso. Senza avere un’idea di organizzazione. Quindi senza valutare gli impegni, i gusti, e avendo fatto la spesa con poco criterio. 

Nel momento in cui ci troviamo di fronte a un imprevisto che sballa il nostro menù, e non abbiamo nulla di pronto, potremmo facilmente andare nel panico. 

Ecco quindi che con il mio metodo tutto diventa più semplice. 

Imparare a organizzarsi ti permette di decidere al momento, o quasi, cosa cucinare, e se ci troviamo davanti l’imprevisto, il problema non sussiste perché abbiamo cose pronte che possiamo facilmente assemblare o scaldare. 

Nel caso in cui invece non possiamo utilizzarle al momento ricordiamoci sempre che le preparazioni in frigorifero durano fino a 3 giorni, ma eventualmente possiamo anche congelarle, così da tirarle fuori in occasione di un altro ipotetico imprevisto. 

Il concetto è che dobbiamo imparare a vivere la nostra organizzazione generale, ma anche e soprattutto in cucina, con serenità e tranquillità. 

Risparmiare soldi al supermercato grazie al potere dell’organizzazione

Visto che questa è un’intervista pratica non posso non farti questa domanda: cosa fare per risparmiare soldi e non sprecare? Dacci qualche consiglio operativo.

Ah qui potrei parlare per ore. 

Sono davvero tantissimi i trucchetti che possiamo adottare giornalmente per risparmiare al supermercato, sia soldi che tempo, ed evitare sprechi alimentari. 

Il primo tra tutti è il non abbondare con ciò che compriamo. 

Limitiamoci a comprare quello che ci serve davvero, entrando al supermercato con le idee ben chiare e non facendoci ispirare da quello che vediamo sugli scaffali. 

Quindi sembra scontato dirlo, ma non lo è, lista della spesa alla mano. 

Poi limitiamo il ricorso ai supermercati, soprattutto se siamo di quelle persone tentate a riempire il carrello fino allo sfinimento. 

I supermercati hanno un intento dietro, quello di farci spendere soldi e le strategie di marketing che adottano per fare questo sono tantissime. 

Altro trucco per risparmiare soldi al supermercato è quello di avere in mente un budget prima di andare a fare la spesa, un po’ come quando andiamo a fare shopping.

Il fatto di avere un budget limitato, ci consentirà di acquistare solo quello che davvero ci serve. 

Per ridurre il più possibile gli sprechi, limitiamo l’acquisto allo stretto indispensabile di tutto ciò che ha una scadenza ravvicinata, come la frutta e la verdura, i latticini freschi e il pane. 

Tutte queste cose sono in cima alla lista degli alimenti che vengono maggiormente sprecati. Dovessero finire, meglio un salto in più al supermercato, piuttosto che sprecarli.  

Il dietro le quinte di questi nostri ragionamenti è la gestione dello stress. Perché da un lato abbiamo quelli che vanno nel panico a mettere assieme due ingredienti in un piatto, e dall’altro abbiamo i perfezionisti, quelli che vorrebbero fare piatti gourmet ogni volta, e si stressano perché non hanno tempo o qualcosa non riesce come vorrebbero. Per quella che è la tua esperienza, mettere ordine in cucina e pianificare in modo flessibile, aiuta anche fuori dalla cucina? Vedere questi problemi di gestione, diventa anche lo specchio di cose più profonde di noi in cui dobbiamo mettere ordine?

Credo che gestire gli imprevisti e lo stress che ne deriva, al giorno d’oggi sia una cosa davvero difficile. 

Siamo iperstimolati da tante cose, tutti super impegnati a portare avanti la nostra vita, spesso con molta fatica. 

Sì, quello che dici è vero: da una parte c’è chi va nel panico ogni volta che si deve mettere ai fornelli, dall’altro c’è chi va nel panico perché vorrebbe la cena perfetta, come se dovesse dimostrare qualcosa a qualcuno. 

A peggiorare le cose si aggiunge l’abitudine a fare paragoni con le persone a noi vicine, una sorella, la mamma, un collega, “Vedi lui cucina meglio di me!”. 

Partendo dal presupposto che la perfezione non esiste, io credo che la verità sia nel mezzo.

Non possiamo pretendere da noi stessi cose troppo complicate specie nei giorni in cui siamo stanchi e torniamo tardi dal lavoro. 

Sicuramente fare ordine dentro la nostra mente, ma anche dentro la nostra casa, pianificare e organizzare ci permette di vivere la cucina e quindi la vita con più leggerezza. 

Senza la paura del giudizio o la paura di sbagliare un piatto da una parte, e senza ricercare quella perfezione che non ci potrà mai essere dall’altra. 

La risposta a tutto per me è la semplicità. 

Imparare a organizzarsi per vivere una vita semplice, eliminando il superfluo, facendo ordine fuori, ma anche dentro di noi. 

Cercando l’ordine, ma senza ricadere nella rigidità.

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