La coerenza nelle relazioni

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Giusto o sbagliato?

In amore, come nella vita del resto, occorre fare attenzione ai dogmi.

Ma che cos’è un dogma?

Per semplificare possiamo dire che un dogma è una verità imposta, data per certa senza che se ne possa discutere.

E tutto ciò che in una relazione viene messo lì in mezzo, tra te e il tuo partner, come fosse una verità assoluta appunto, ecco che subito crea una limitazione, un paletto, una barriera tra te e l’altra persona.

Da una parte c’è “quello che è giusto fare, essere o pensare” e dall’altra parte “quello che è sbagliato fare, essere, pensare”

Ed ecco che come per magia uno di voi ha ragione e l’altro ha, inevitabilmente, torto.

Ma c’è dell’altro: così facendo hai anche definito che cosa sia giusto e che cosa sbagliato. E spesso con quella certezza granitica e definitiva che si può avere solamente di fronte all’ineluttabile.

Ma… hey… siamo già in odore di dramma un’altra volta!

Eh sì, non si scappa, non c’è niente da fare!

I nostri personaggi sono bravissimi a riprodurre tutte le condizioni necessarie per renderci la vita a due un vero e proprio inferno.

Non sono mica dei dilettanti, ah no. Anni e anni di esperienza nel complicarsi la vita! Ore ed ore a lambiccarsi il cervello su cosa ho fatto io e cosa ha detto l’altro.

È un’abilità davvero impressionante: non essere mai, e dico mai, nel momento presente.

Mica è facile, cosa credi? Ci vuole un impegno incredibile e anche tanta costanza per giungere a certi risultati!

coerenza e presenza - Blog Rivista Heisenberg

Il mio cambiamento

Io ad esempio ero una campionessa olimpionica di “incasinamento relazioni affettive”!

Schemi perfezionati negli anni, tempistiche precise come un orologio svizzero, selezione dei candidati attenta e aderente alle caratteristiche che avrebbero potuto creare la perfetta relazione che faceva soffrire.

Hai idea di quanta energia dovevo dedicare a tutto questo? Te lo dico io: tantissima.

E sai quando l’ho capito? Quando uscendo dagli schemi ripetitivi delle relazioni che fanno soffrire mi sono accorta che mi rimaneva un sacco di tempo libero e tanta energia da dedicare ad attività di gran lunga più divertenti!

L’altro giorno ero al telefono con una mia “nuova” amica e lei a un certo punto mi ha detto: “Tu sei sempre così centrata, sembri così felice, io invece mi sento così in difficoltà”.

Ora, a parte che non me lo aspettavo perché non mi sento proprio “sempre così centrata”, ma mi ha davvero fatto riflettere.

È davvero questa la sensazione che do all’esterno? Sono davvero “diventata” una persona così gradevole che ispira queste sensazioni? Io? Proprio io che ero un casino ambulante? Un “carretto” di contraddizioni e paure e incongruenze che non trovava mai pace?

Cavoli, è successo davvero.

Mi sono guardata e ho capito che era vero, io non ci faccio caso ma il mio cambiamento è stato davvero enorme.

Ma perché te lo dico? Non certo per “tirarmela” o per dirti “io sì e tu no”.

Te lo dico perché se l’ho fatto io allora puoi farlo anche tu.

È una frase che hai sentito molte volte, forse. E non so negli altri casi, ma in questo caso ti assicuro che è vera!

Non c’è nulla di ciò che ti dico che non abbia una radice fortemente esperienziale.

Io ci ho messo tanto tempo a capirlo, ma spero di poterti aiutare a non doverci mettere così tanto, perché lasciatelo dire: ti stai perdendo il meglio!

E il “meglio” è ogni sacro istante della tua vita in cui tu sei da un’altra parte mentre l’esistenza stessa si esprime attraverso te.

Vivi il presente

Ma come fare a “tornare a sé”, a tornare nel momento presente?

Quando lo dicono i mistici e gli illuminati sembra qualcosa di così elevato e irraggiungibile. Come se “cadesse un po’ dall’alto” del loro stato di elevazione.

Bene, voglio dirti una cosa: tutti i concetti che portano alla consapevolezza sono quanto di più terreno tu potrai mai fare esperienza.

Sembrano elevati e irraggiungibili solo quando tenti di comprenderli con la mente.

La mente tende a teorizzare tutto, a renderlo inaccessibile alla parte emozionale. In questo modo si protegge e si assicura la sopravvivenza.

Se un concetto è “elevato” per sua stessa natura non potrai mai raggiungerlo proprio tu o essere “terreno” per definizione.

So che sembra un paradosso ma più sarai in grado di accettare e amare tutto ciò che esiste “quaggiù”, più porterai la tua esistenza a livelli elevati.

Ti faccio un esempio, cercando di essere più chiara possibile e di arrivare al tuo cuore (aggirando la mente eh eh): passiamo il tempo “discutendo” con l’esistenza. Questo sì, quello no, questo va bene se accade, quell’altro non doveva accadere, oppure doveva accadere ma non adesso.

Addirittura riusciamo anche a discutere del tempo atmosferico: non doveva piovere, c’è troppo sole, fa troppo caldo, fa troppo freddo.

Un delirio.

E stiamo solo parlando in generale.

Prendi questo atteggiamento di discutere “ciò che è” e moltiplicalo per tutte le volte che le cose non sono esattamente come dovrebbero essere secondo le tue aspettative e la tua volontà.

Poi prendi questo numero e moltiplicalo un’altra volta per lo stesso numero, che equivale allo specchio che ti fa il tuo partner nella relazione.

Ed ecco che hai davanti a te l’assoluta follia di pretendere di essere felici immersi in un mare di contraddizioni.

Quindi, prima cosa: smetti di discutere con l’esistenza e inizia ad accettare ciò che è, in ogni istante.

Poi prendi questa attitudine e inizia ad applicarla anche alle persone che ti circondano. Inizia ad accettarle e a smettere di puntare il dito concentrando l’attenzione su quello che fanno loro.

Sposta l’attenzione e l’energia su di te.

Occupati di te e non di loro.

Quando mi trovo a parlare con qualcuno che si rivolge a me per aiuto o consiglio sul tema delle relazioni, questa persona di solito inizia sempre a parlare del partner.

Sembra incredibile ma non mi parla di sé.

È tutto un “lui fa questo” o “lei fa quello”. Tutta l’attenzione è concentrata sull’altro, come se fosse possibile pilotare la vita degli altri, quando come sai non possiamo nemmeno pilotare la nostra.

Torna a te.

Riporta i pensieri e le emozioni su di te. Rivolgi l’attenzione e la cura di te verso l’interno.

All’esterno non ci sono risposte, non c’è nulla di ciò che stai cercando. È solo dentro di te che puoi trovare quello che cerchi.

So che spesso dentro di sé si trova solo un gran casino e tanta confusione. Ma ricordati che “Roma non è stata costruita in un giorno”: ci hai messo anni a passare dallo stato di perfezione in cui eri quando sei nato e arrivare alla confusione che provi ora.

Non pretendere di ottenere un cambiamento in un giorno o in un momento. Datti tempo.

Inizia a imparare a creare uno spazio silente in cui sentirti bene, uno spazio in cui la mente ti dà tregua.

Sii grato a te stesso anche per quel poco che riuscirai a fare, non è facile inizialmente e quindi è importante non pretendere la perfezione da se stessi.

la mente ti da tregua - Blog Rivista Heisenberg

Il “corpo di dolore”

Per chiarire il concetto Eckhart Tolle definisce la mente egoica come un corpo di dolore”, una vera e propria entità che si nutre dei pensieri e delle emozioni negative e l’unico modo per depotenziarla e trovare pace è quello di togliere alla mente il suo nutrimento.

Ma di cosa si nutre la mente egoica?

La mente egoica si nutre di tutti quei pensieri conflittuali, energeticamente negativi o infelici, che senza sosta ci tormentano costantemente.

E come si fa a togliere energia a questi pensieri?

I metodi sono moltissimi e puoi certamente trovare quello che fa per te: per alcuni è l’attività fisica, per altri la meditazione, lo yoga, attività manuali varie, la lettura e così via.

No, guardare serie TV non è un modo per abbassare l’energia e nemmeno giocare ai videogiochi o bere alcolici in modo eccessivo o cose del genere.

Quelli sono al contrario, tutti modi di “anestetizzare” la mente, che però durano poco e quando finisce l’effetto ci si ritrova a stare come prima, se non peggio… più vuoti.

Ma eravamo partiti dai dogmi, e da come nelle relazioni con gli altri queste “verità assolute” siano delle vere e proprie pietre sulle quali si inciampa inevitabilmente.

Il tema di questo numero è la coerenza, e voglio prendere in prestito una frase di Osho, tratta da uno dei suoi libri, che dice:

“La vita è breve. Vivila nel modo più ricco possibile e non cercare di essere coerente. Una persona davvero consapevole cambia insieme alla vita, una persona consapevole non può permettersi di essere coerente“.

essere coerente - Blog Rivista Heisenberg

Tutto scorre

Come si può chiedere a qualcuno o a se stessi di essere sempre coerenti?

Ma che significa?

La vita non è programmabile e lo stesso vale per la relazione.

Le persone cambiano, i fatti avvengono, i pensieri e i sentimenti si modificano.

È rischioso? Sì.

Può farci male? Anche.

Ma non accettare che la vita, e quindi la relazione, siano in continuo e perenne cambiamento e cercare di opporci a questa legge universale non può che farci soffrire.

Ti rendi conto di quanta sofferenza rischi di creare in te stesso e negli altri quando tentando di non correre rischi ti attacchi a dei concetti come quello della coerenza sperando di non essere ferito o di non restare spiazzato di fronte al cambiamento?

Le cose cambiano, tutto cambia.

“Panta rei”, “Tutto scorre” diceva Eraclito a cavallo fra il 500 e il 400 avanti Cristo.

Ci era arrivato lui 500 anni prima della nascita di Cristo e tu stai ancora tentando di evitare che le cose a cui sei attaccato cambino?

Eraclito aveva osservato un fiume scorrere e aveva capito che non ti puoi immergere due volte nella stessa acqua così come non puoi ripetere in modo identico alcuna esperienza della tua vita.

È un concetto elementare, molto semplice, e per questo viene declamato da millenni con grande successo.

Eppure, anche se razionalmente lo comprendiamo, continuiamo a cercare di cristallizzare il nostro mondo.

Veniamo cresciuti e programmati a credere di poterlo fare e il tutto per evitare di sentirci soli e spaventati.

Spesso queste paure ci accompagnano per tutta la vita e influenzano la gran parte delle nostre azioni e delle nostre relazioni.

E quindi ti esorto a prendere un po’ di coraggio, e cominciare piano piano a far cadere quelle protezioni.

Accetta sia gli altri che te stesso con maggiore leggerezza. Sii un giudice meno severo quando sbagli o quando sbagliano le persone intorno a te.

Se riuscirai a essere più presente vedrai che comincerai anche a sorridere di ciò che accade e a vedere il lato comico dell’esistenza, che è, te lo assicuro, meravigliosamente divertente!

Togli i dogmi, le regole, la coerenza, le etichette, il giusto e lo sbagliato e comincia ad accogliere ciò che accade, lasciando che l’unico criterio di scelta sulla direzione da prendere sia come stai tu, come sta il tuo cuore, come si apre il tuo sorriso e come ride il tuo sguardo.

La tua relazione sei tu, risponde e reagisce a te e a ciò che proietti nella tua vita, ogni giorno.

Non c’è nulla di cui avere paura.

Fatti un po’ da parte e permetti all’esistenza di manifestarsi in tutta la sua meraviglia.

Vedrai che se la lasci fare, sarà tutto più facile.

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