Il coraggio di osare!

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“Abbi il coraggio di osare oggi e sii fiducioso che, quando aprirai le ali, volerai”, scrive l’autrice Mary Demuth, e così ha fatto anche Maurizio…

In che direzione stai guardando?

In questo articolo lascerò parlare direttamente Maurizio, una persona che ha lavorato molto sul suo “senso di fiducia” durante il percorso Deva XP

“È un momento difficile, tutto sta crollando.

Mi alzo al mattino e penso che tutti stiamo vivendo un momento di profonda crisi.

Parlo con la gente e tutti, ma proprio tutti mi dicono che il mondo sta andando a rotoli. I negozi sono vuoti, la gente passeggia per le strade e, se un tempo aveva le mani piene di buste e pacchi, oggi ha invece le mani vuote!

Le aziende stanno vivendo momenti di profonda crisi e non sanno come uscirne.

Tutti si lamentano e… lo faccio anch’io! Non riuscirò a risollevarmi da questa situazione”.

Sei d’accordo con questo pensiero?

In effetti tutti stiamo vivendo un momento di crisi. Ma se ci pensi probabilmente anche in passato ne hai attraversato tanti, ti sei sentito parte di quel vortice che ingloba e da cui non sai più come uscire.

Attorno a noi spesso regna solo caos, incertezza, sfiducia e vediamo tutto nero.

“È tanto difficile sopravvivere oggi.” prosegue Maurizio, “Mi rendo conto che a volte mi sento mancare il terreno sotto i piedi, sento che mi manca il coraggio di osare.

Il futuro? Perché, esiste un futuro? Io non riesco a vedere opportunità. Sento solo rabbia, tanta rabbia”.

Maurizio vive questo momento della sua vita, come anche altri momenti di crisi, in modo pesante, con grandi difficoltà.

STOP!

Chiedo a Maurizio di fermarsi e di fermare i suoi pensieri e poi gli dico: “Riprendo una tua frase nella quale mi dici che non riesci a vedere opportunità e che tutte le persone attorno a te non vedono un futuro ma… dove stai guardando esattamente?.

Dove sta puntando l’attenzione Maurizio? Sulla società, sulle difficoltà.

È davvero l’unica direzione?

Quando attraversiamo momenti particolari la nostra mente ci porta a guardare le difficoltà, i problemi, le incertezze creando in questo modo ancora più sfiducia: nel futuro, nelle nostre capacità e, come dice anche Maurizio, ci sentiamo mancare il terreno sotto i piedi.

È capitato anche a me di trovarmi in quel “vortice” e vivere momenti di sfiducia in cui sentivo di perdere la fiducia in me stessa.

Tutto è cambiato però quando ho iniziato a cambiare la direzione del mio sguardo.

Spesso infatti guardavo verso la direzione sbagliata e allora vedevo solo una società che non riusciva a darmi punti fermi, i mass media che davano notizie che non facevano che confermare il profondo senso di sfiducia che la gente stava vivendo.

Ed è stato lì che mi sono chiesta… cosa posso fare di diverso?

Cerca il “senso di fiducia”

Ho spostato l’attenzione dall’esterno all’interno, ho cercato prima di tutto lì il “senso di fiducia”, attraverso un profondo lavoro su me stessa, ho capito che quanto stavo vivendo era governato dalle mie paure: paura di non farcela, di fallire, di non ottenere risultati.

Come potevo avere fiducia in una condizione simile?

Dovevo prima sciogliere tutti quei nodi che non mi stavano permettendo di guardare la realtà con occhi diversi e lo stesso valeva per Maurizio: il grande salto evolutivo doveva partire da dentro, dalla parte più profonda. 

Il primo passo che Maurizio ha fatto è stato riflettere su quanto stava accadendo.

È vero, la società sta attraversando un momento poco florido, ma la domanda che lo ha portato a una profonda riflessione è stata:

“Cosa sta accadendo dentro di me? Cosa, di ciò che accade all’esterno, sto portando nella mia parte più profonda e cosa la vita mi sta facendo vivere per risonanza?”.

Attraverso il lavoro fatto nel suo percorso Deva XP, ha scoperto che già in altri momenti della sua vita aveva vissuto crisi di varia natura e tutte lo avevano portato a scoraggiarsi con facilità e perdere la fiducia in se stesso.

La sua paura più grande era quella di non farcela, di non avere la capacità per affrontare le difficoltà ma soprattutto di deludere gli altri (in passato i genitori, oggi tutte le persone a lui vicine).

“Sai Bice, ho scoperto che ho una grande paura di deludere gli altri.

Se guardo all’esterno continuamente perdo le forze e vivo nella paura.

Se invece punto l’attenzione dentro di me, so che posso trovare tutte le abilità, le capacità e le forze per affrontare questo momento. Sembra semplice detto così ma non lo è.

Una cosa è certa però: non è impossibile”.

Il suo primo passo è stato proprio guardare negli occhi le sue paure.

il coraggio di osare - Blog Rivista Heisenberg

Il primo passo: conosci le tue paure

È importante conoscere le paure profonde legate al “senso di fiducia” perché è da lì che parte il tuo cammino evolutivo e di cambiamento.

Maurizio ha iniziato quindi a riflettere e osservare i suoi atteggiamenti nella quotidianità.

Così facendo ha scoperto che, quando si trova davanti una situazione di crisi, più o meno importante, la paura schizza fuori istantaneamente, senza che lui possa farci granché.

Ed è proprio sul suo “poter fare qualcosa” che abbiamo lavorato. La situazione c’è ed è reale ma tutto è amplificato dalle sue resistenze nell’affrontare con fiducia e determinazione i vari passi, cercare strade nuove, trovare il coraggio di osare.

“Mi sono reso conto che erano le mie paure a guidare me, e non il contrario, in una realtà che di certezze me ne dava già poche.

Ho finalmente realizzato che di fronte alle difficoltà emerge prima la mia paura di deludere gli altri, di creare un’immagine di me debole.

Era più “facile” però dare la colpa all’esterno che non guardarmi dentro e scoprire che il nodo principale era dentro di me.

E quella tua domanda Bice, mi ha aperto un mondo, dovevo andare più a fondo e capire. Mi sono quindi dedicato del tempo e ho iniziato a scrivere tutte le mie paure”.

Dopo questo lavoro abbiamo sciolto dei nodi importanti, legati al passato.

Non appena Maurizio ha preso consapevolezza delle sue paure qualcosa si è mosso e ha fatto il suo primo grande passo in avanti. 

Il secondo passo: conosci te stesso

Il passo successivo è stato quello di individuare e prendere confidenza con le abilità che già aveva e che poteva usare a suo favore.

“Il lavoro non è finito. Dopo la scoperta ho iniziato a ri-costruire la fiducia in me.

Per farlo ho individuato tutte le capacità e abilità che ho acquisito nell’arco della vita.

Ma non è finita qui! Ho infatti capito che oltre a quelle che ho già, posso anche sviluppare nuove abilità.

Le abilità sono fatte per essere apprese e allenate tutti i giorni.

Anche i miei pensieri sono cambiati e ho finalmente capito quanto è vero che i pensieri creano la realtà.

Ho iniziato a pensare in maniera propositiva, a guardare le alternative per ogni situazione. Non potevo continuare a lamentarmi come ho fatto finora e poi dire che le cose non cambiano!

La lamentela non faceva altro che alimentare la crisi e il caos esterno e soprattutto abbattere la mia fiducia. Fiducia in me e negli altri.

Il continuo lamentarmi aveva messo una benda davanti ai miei occhi, per questo non riuscivo a vedere quanto di bello c’è ed essere grato.

Cara Bice, eliminate le lamentele sono rinato.

Non dico più “non riuscirò a risollevarmi da questa situazione” ma piuttosto “posso farcela” e metto in campo tutta la mia volontà e determinazione per affrontare la situazione”.

Il messaggio che arriva alla mia mente, alla mia parte emozionale ed energetica cambia profondamente!”.

Maurizio passo dopo passo ha iniziato a rimettersi in gioco e a guidare la sua vita.

il senso di fiducia - Blog Rivista Heisenberg

Il terzo passo: cambia il tuo dialogo interiore e agisci!

Questo è un passaggio fondamentale che Maurizio ha descritto molto bene: cambio i miei pensieri per cambiare i miei atteggiamenti.

Le parole che usiamo ogni giorno anche attraverso i nostri pensieri, inviano precisi messaggi alla nostra mente.

Tu presti attenzione al tuo linguaggio e ai tuoi pensieri?

Ecco cosa ha fatto: “Ogni giorno ho segnato nelle note del mio cellulare il numero delle volte che mi congratulavo con me stesso, tutte le parole positive e di fiducia che usavo durante la giornata.

Non solo, ho anche fatto attenzione all’altro lato della medaglia: quante volte mi sono giudicato anche ingiustamente, quante volte mi sono lamentato di me stesso e delle mie azioni e con quali parole.

Così facendo sono riuscito a tenere traccia di tutto ciò che non era produttivo per me e per la mia fiducia.

Gli errori non sono più il grande problema della mia vita ma un’opportunità di crescita e cambiamento. Insomma, sono diventato il più grande ammiratore di me stesso, questo è il grande cambiamento, Bice!”.

Fino a quel momento Maurizio non era consapevole del dialogo interiore che avveniva a livello inconscio e che trasmetteva messaggi specifici. Da quel momento ha iniziato a essere profondamente amorevole con sé stesso, lavorando sulla sua fiducia.

C’è un ultimo passo: Maurizio ha iniziato ad agire.

“Ho iniziato a fare piccoli passi, piccole azioni che giorno dopo giorno mi hanno portato su strade diverse a volte mai esplorate.

Ho iniziato a fare cose che fino a quel momento avevo rifiutato perché non ritenevo di essere all’altezza, attività che escono dalla mia zona di comfort. Questo ha alimentato la mia fiducia anche perché mi sono allenato nel farle.

Lo so che lì fuori c’è tanta incertezza, caos, sfiducia ma io guardavo solo in quell’altra direzione, dentro di me, e cambiando prospettiva è cambiato il mio modo di vivere la realtà.

Oggi mi circondo di gente positiva, di gente che ama le sfide e le affronta con entusiasmo.

Sì, perché questa è una sfida. Mi piace sfidare me stesso, mi piace cercare sempre qualcosa di nuovo per mettermi in discussione. E le belle occasioni non mi mancano.

Cambio dentro di me e cambia il mio modo di affrontare la realtà con fiducia in me stesso”.

Caro lettore di “Heisenberg”, auguro anche a te di fare questo grande salto nella fiducia.

Allena la tua fiducia ogni giorno, passo dopo passo così come ha fatto Maurizio.

La fiducia in te è la tua più grande risorsa.

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