Vivere nel presente: lezioni dal film Perfect Days

vivere nel presente - c'è un modo diverso di vedere le cose - blog rivista heisenberg

Condividi questo articolo

Quando ci sentiamo “chiusi” è perché abbiamo difficoltà a vivere nel presente; spesso perché ci proteggiamo dal dolore, dalle delusioni o dalla paura del fallimento. 

Il film di questo mese ci invita a riflettere su come passare da uno stato di chiusura a una condizione di apertura, accogliendo la bellezza che ci circonda, nei piccoli gesti e nelle cose semplici…

Cos’è la felicità? Gli insegnamenti di Perfect Days

Quante volte ci è capitato di sentirci bloccati, come se la nostra vita fosse avvolta da una patina di ripetitività e chiusura? Come se ogni giorno fosse una replica del precedente, senza spazio per la meraviglia o la scoperta? 

Questo stato di chiusura interiore, che spesso deriva da traumi, delusioni o semplicemente dall’abitudine, ci fa sentire intrappolati. 

È come vivere dietro una porta che, per quanto ci sforziamo, non riusciamo a spalancare del tutto. 

Ci sembra di essere “ermetici”, con una barriera invisibile tra noi e la bellezza del mondo.

Nel poetico film Perfect Days diretto da Wim Wenders, troviamo un personaggio che, in superficie, sembra vivere una vita chiusa, ripetitiva e solitaria. 

Hirayama, un pulitore di bagni pubblici a Tokyo, segue una routine meticolosa e apparentemente monotona. 

Ma dietro quella routine, dietro ogni gesto ripetuto quotidianamente, c’è una profondità e una connessione con la vita che lo rendono un maestro nell’arte del vivere nel presente

Quando ci “chiudiamo”, creiamo barriere per evitare di affrontare il mondo esterno e le emozioni che ne derivano. 

Hirayama, con la sua routine silenziosa e apparentemente isolata, può sembrare il simbolo perfetto di questa chiusura. 

Ogni giorno ripete gli stessi gesti, come se cercasse rifugio nella ripetitività per non affrontare le domande più profonde della vita.

Ma proprio attraverso quella routine, scopriamo che ha trovato un modo diverso di vivere. Non è intrappolato; al contrario, ha trovato il modo di vivere nel presente

vivere nel presente - c'è un modo diverso di vedere le cose - blog rivista heisenberg

Vivere nel presente, la chiave per essere felici

Le scene che rallentano per immortalarlo ad osservare le foglie muoversi nel vento (un fenomeno che in Giappone viene chiamato “Komorebi”), ci mostrano come vivere nel presente non sia necessariamente legato a grandi cambiamenti esterni, ma alla capacità di notare e apprezzare i piccoli momenti. 

Hirayama si chiede spesso cos’è la felicità. Per lui non si manifesta in azioni eclatanti, ma nell’attenzione al dettaglio, nel riconoscere la bellezza anche in ciò che la maggior parte delle persone considera banale.

Uno dei momenti che più mi ha toccato nel film avviene quando Hirayama è con la sua giovane nipote, desiderosa di esplorare il mondo e andare dall’altra parte della città.

“Andremo un’altra volta,” le dice Hirayama, e lei risponde impaziente: “Quando è un’altra volta?” E lui, con la sua calma : “Un’altra volta è un’altra volta, adesso è adesso”. 

Se leggi “Heisenberg” da un po’ ormai lo saprai: Aprirsi alla vita non significa vivere proiettati nel futuro o aggrapparsi al passato, ma vivere nel presente in modo pieno e autentico.

Un’indagine pubblicata sulla rivista Science ci da un profondo punto di vista su cos’è la felicità: si è scoperto che la mente delle persone tende a vagare per più della metà del tempo e che, quando la mente si allontana dal presente, la felicità diminuisce. 

Vivere nel presente ha effetti straordinari sul nostro benessere, riduce lo stress, migliora la salute mentale e aumenta il senso di appagamento. 

Hirayama, nel suo modo silenzioso e contemplativo, ci mostra proprio questo: che la vera libertà, la vera apertura, non si trova cercando altrove, ma abbracciando ciò che ci circonda in ogni istante.

Come lui, possiamo iniziare a notare le piccole cose attorno a noi. 

Prendiamoci un momento per osservare come il sole illumina un albero, come l’acqua scorre sotto un ponte, o come il vento accarezza la nostra pelle. 

Questi piccoli gesti ci aiutano a connetterci con il qui ed ora ed aprirci al miracolo della vita

Nel film i dialoghi sono rari, lasciano spazio al silenzio, alleato prezioso nell’aprirci alla vita autentica. Spesso siamo così immersi nel rumore e nella frenesia che dimentichiamo quanto sia potente un momento di quiete. 

Possiamo creare momenti di silenzio nella nostra giornata per ascoltare noi stessi e il mondo attorno a noi.

Ma più di tutti, forse l’insegnamento più profondo di Perfect Days è lasciare andare gli attaccamenti. 

L’apertura verso gli altri non significa correre verso nuove esperienze o relazioni, ma connettersi con autenticità e calma, lasciare che ogni incontro avvenga nel suo tempo, senza forzature. 

Aprirci alla bellezza della vita, aprirci a ciò che ci circonda, al qui e ora.

Continua la tua lettura iscrivendoti al Blog!

Inserendo i tuoi dati nella form qui sotto, potrai avere accesso GRATUITAMENTE all’articolo integrale pubblicato nella rivista mensile Heisenberg.

Condividi questo articolo

Leggi altri articoli del mondo di Heisenberg - la rivista ufficiale del Cervello Quantico

Persone che possono
La redazione di Heisenberg

Ritrovare la fiducia

Roberta condivide la sua esperienza dopo tre anni dall’inizio del suo percorso con Italo. Un lavoro costante e quotidiano dove è riuscita a ritrovare se

Leggi Tutto »

Tabella dei Contenuti

Scopri Heisenberg

La rivista ufficiale del cervello Quantico