Avere il controllo di ogni aspetto della nostra vita significa avere sempre la certezza di ciò che abbiamo sotto mano, essere sicuri che ci sia ciò che ci deve essere e che quel che c’è va come noi vogliamo che vada.
Ma nonostante gli ovvi vantaggi del controllo, voler sempre controllare tutto ciò che accade nella nostra vita, può essere una scure a doppia lama…
Un superpotere chiamato controllo
“La potenza è nulla senza il controllo”, sono sicuro che anche tu hai sentito almeno una volta questo famoso slogan.
È così noto ed incisivo anche perché rappresenta una semplice quanto fondamentale verità.
E se ti dicessi che avere il controllo è indispensabile per donarti potenza?
Lascia che mi spieghi meglio.
Questo mese su “Heisenberg” parliamo di come avere il controllo di se stessi e della propria vita sia un vero e proprio super potere.
Non a caso, come dice lo slogan, tutta la potenza del mondo non serve a molto, se non la sai controllare.
Ma per certi versi è vero anche un altro processo: il controllo ha un ruolo determinante nel farti sentire potente.
L’origine della parola controllo è molto particolare: deriva dal francese contre-role che a sua volta affonda le origini nel latino rotulus. Il rotulus era il rotolo di pergamena su cui venivano trascritte importanti informazioni, registrate, come sta a indicare poi il senso francese di “contro registro”, ossia registro in doppia copia.
Un controllo, inteso come sostantivo che indica un oggetto concreto, non era una sola cosa ma due, due copie uguali dello stesso registro, poiché non si sa mai, metti che ne perdi una, ti resta sempre l’altra per sicurezza.
E anche quando vi sono entrambe, hai sempre la possibilità di verificare l’autenticità delle informazioni contenute facendo un – guarda un po’ – controllo tra le due (per fare un gioco di parole: “fai un controllo del controllo” ossia dei due rotoli).
Avere il controllo della propria vita è bellissimo, utilissimo, ti permette di fare grandi cose.
Pensa per esempio nel tuo lavoro: avere il controllo di tutte le attività, dei flussi di processo, di cosa accade ogni momento nella tua realtà professionale, di chi fa cosa, di cosa entra e cosa esce, di cosa compete a te e cosa agli altri… i vantaggi del controllo sono innumeravoli: ti dona chiarezza, una visione ampia e completa.
Avere il controllo ti permette di organizzare al meglio la tua giornata, sapendo cosa devi fare, come e quando. Puoi agire sapendo di fare tutto al meglio e correttamente.
Inoltre, nel caso in cui sei tu il capo, l’imprenditore, il titolare o un professionista libero, avere il controllo della tua azienda è di vitale importanza per poter avere certezza dei flussi di cassa, del sano funzionamento della tua azienda, della salute dei tuoi collaboratori e del loro valore, insomma… se hai tutto sotto controllo sai cosa sta accadendo, sai cosa può essere migliorato e come, vedi dove serve intervenire, cosa implementare e cosa invece hai già reso efficiente al massimo.
Puoi permetterti di fare previsioni sul futuro prossimo e lontano poiché puoi creare un piano d’azione verso un determinato obiettivo completo di ogni ingrediente per raggiungerlo.
E questo è possibile se e solo se sei a conoscenza del 100% della realtà e di ogni suo elemento.
Ma i vantaggi del controllo non si fermano qua.
Pensa anche all’ambito della forma fisica, di cui io sono un grande appassionato.
Quante cose puoi fare, quanti risultati raggiungere se hai il pieno controllo di ogni elemento che concorre a realizzare un determinato stato di forma?
Avere il controllo della tua alimentazione ti permette di realizzare un piano alimentare che ti porti da A a B, il che significa che sei tu a controllare cosa acquisti, cosa cucini, cosa ingerisci per ogni singolo pasto della giornata, settimana e anno.
Se hai sotto controllo la salute della tua muscolatura puoi realizzare un piano sportivo che possa inserirsi agevolmente nella tua giornata, rispettando i tuoi impegni e i tuoi orari.
Se hai il controllo di ciò che devi fare, mangiare e bere oggi, domani e i prossimi giorni, puoi calcolare come vivere al meglio anche la convivialità senza rinunce.
E avere il controllo delle tue energie fisiche può preparare il tuo corpo ai giorni di maggior stress e a quelli di relax con il giusto equilibrio.
Insomma, il controllo del tuo corpo ti permette di fare grandi cose, di stare bene, il meglio possibile, di essere il più preparato possibile agli imprevisti per i quali già non si è mai abbastanza pronti.
Cosa ti permette di fare avere il controllo della tua vita
Vorrei farti alcuni esempi di personaggi famosi che mi hanno ispirato ciò che ti sto dicendo.
Penso per esempio all’attore americano Mark Wahlberg, famoso oltre che per i suoi successi hollywoodiani anche per il suo fisico mozzafiato a oltre 50 anni.
Non è certo l’unico vip dal corpo scultoreo, ma è particolarmente noto per la sua routine giornaliera che inizia prima delle 3 del mattino, un mix di allenamento, preparazione pasti, riunioni di lavoro e tempo in famiglia il tutto entro l’ora di pranzo, nel pieno rispetto poi del riposo serale e delle incombenze che le riprese creano.
O ancora mi viene in mente Jared Leto, attore e frontman del gruppo rock 30 Seconds to Mars, talento incredibile, versatile e attivo nelle campagne a sostegno di una alimentazione vegana nel rispetto di ambiente ed esseri viventi. Un esempio non solo a parole ma a fatti, aspetto da teenager nonostante la “mezza età”, con o senza trucco.
O ancora, hai mai sentito dei prodigi fisici dell’attore Christian Bale, il Batman di Nolan?
Capace di perdere e accrescere fino a 36kg nello stesso anno per girare pellicole che gli richiedevano un determinato aspetto?
Sono famosi i suoi racconti di come ogni giorno doveva monitorare ogni singolo aspetto legato al proprio corpo per poter non solo raggiungere i risultati ma anche preservare la salute.
Ecco, non ti sto certo dicendo che dobbiamo essere come loro, sto parlando di divi del cinema o comunque di personaggi influenti che hanno anche uno stile di vita diverso dal nostro.
Ma è comunque interessante ragionare sugli estremi verso cui avere il controllo della nostra vita può portarci.
Però al contempo non mancano certo gli esempi di “colleghi” di questi Vip cha al contrario rovinano la loro intera vita poiché perdono del tutto il controllo di se stessi, delle proprie risorse e del proprio corpo, quindi non dipende solo da fama e capacità economiche.
Per quel che riguarda invece i vantaggi del controllo nel lavoro e nelle proprie finanze, qui gli esempi riempiono enciclopedie.
Quanto è importante avere sotto controllo tutto ciò che riguarda il mio lavoro e la mia capacità economica?
Quanto mi permette di aumentare la mia serenità e di progettare un presente e un futuro sempre più prospero, roseo e abbondante?
Qui mi limito a suggerirti alcuni interessanti film che, tra le altre tematiche, mostrano davvero bene in che modo avere il controllo della tua realtà lavorativa ti permette di fare passi da gigante.
Penso a “Joy”, film del 2015 che racconta la storia di Joy Mangano, colei che ha inventato uno speciale spazzolone per pavimenti e su questa idea ha creato un impero fondato sul controllo di ogni singola campagna di vendite e sulla qualità del prodotto.
“The Founder”, arcinota vicenda del fondatore della catena di fast food McDonald’s.
Al di là dell’aspetto legato all’inseguimento dei propri sogni, alla costanza e alla determinazione, è cruciale il momento – eticamente assai discutibile ma non è questo il punto – in cui al protagonista viene l’idea di creare il franchising sulla metodologia produttiva dei fratelli McDonald.
Loro tutto avevano fuorché il controllo del ristorante, lavoravano bene ma a caso, senza progetto e senza consapevolezza delle proprie potenzialità. Ray Kroc crea un impero della ristorazione che affonda le sue radici nel controllo minuzioso di ogni singolo atomo della catena produttiva.
Sai cosa entra, sai cosa esce, sai cosa accade, sai chi fa cosa: solo così puoi progettare come crescere, come evolvere, dove andare domani, dove andare tra un anno.
Lasciar andare il controllo per trovare l’equilibrio
“Ma quindi, Mattia, mi stai dicendo che per avere grandi risultati devo diventare una persona ossessionata dal controllo, che non vuole mai più perdersi una mosca che vola nella propria stanza della vita?”
Sì e… no. Dipende. Quando serve è bene anche sapere come lasciar andare il controllo.
Perché dipende come sempre dal contesto, dagli obiettivi e dal momento che ciascuno di noi sta vivendo.
Ti ricordi come ho iniziato l’articolo?
Parlando del controllo come un superpotere, un’arma a doppio taglio, una scure bipenne.
Una lama può tagliare gli ostacoli tra te e il tuo successo.
E l’altra lama può invece tagliare la strada verso un salto di livello.
Avere il controllo della tua vita è fondamentale in una prima fase, quando vuoi migliorare tangibilmente alcuni aspetti della tua realtà a partire da oggi stesso.
Lì serve prima di tutto fare ordine, c’è anche l’usanza di dire “prendere in mano la propria vita”, scegliere cosa si vuol migliorare, come, in quanto tempo e fare un piano d’azione che faccia del controllo il suo ingrediente fondamentale come l’acqua per la tisana.
E poi?
Poi arriva un momento speciale, anche nei film che ti ho consigliato spesso si mostra questo punto di svolta. Il momento in cui devi lasciar andare il controllo.
Ormai ce la stai facendo, o forse per molti aspetti ce l’hai fatta, sei migliorato, sei cresciuto, hai raggiunto gli obiettivi che ti eri posto, hai pianificato, hai imparato a gestire, hai conquistato la serenità che tanto volevi.
E ora?
Ora capita molto spesso che… l’appetito vien mangiando. Sperimenti quanto si vive bene in quella tua nuova condizione, in quel nuovo film di vita e ti piacerebbe migliorare sempre di più.
In questa fase ecco che il controllo può trasformarsi nella sua nemesi, nel contrario di ciò che fino ad ora è stato, da prezioso alleato a zavorra.
Arriva un momento in cui sei letteralmente a un passo da un salto evolutivo.
Hai presente com’è fatto un atomo? Nucleo e livelli concentrici di elettroni vibranti?
Il salto evolutivo è il passaggio da un livello a quello successivo, dal cerchio interno a quello più esterno.
Quando il balzo è avvenuto, l’evoluzione è fatta, non si torna indietro, si cambia musica, si cambia registro, si cambia vibrazione.
E spesso, per farlo, è necessario mollare la presa, lasciar andare il controllo ed imparare ad affidarsi.
Arriva un certo punto che è indispensabile guardarsi dentro con molta onestà e accettare che, per il livello che ora abbiamo raggiunto, non si può più avere il controllo di tutto.
Abbiamo la facoltà di controllare e agire su qualcosa, ma su qualcos’altro è indispensabile imparare a delegare e affidarsi.
Anche qui il passaggio non è “mollo tutto e mi affido alla provvidenza”.
È un cammino altamente evolutivo che presuppone prima di tutto la presa di consapevolezza di ciò che possiamo controllare e su cui possiamo agire.
A quel punto sai cosa è in tuo potere fare, sai cosa risuona con le tue corde, sai fino a che punto puoi arrivare da solo.
Dopo di che ti serve scegliere con cura a chi e cosa affidarti per mollare la presa, per lasciar andare, per prendere le distanze dalle aspettative e dall’attaccamento al risultato.
Anche questo è uno dei vantaggi del controllo – Puoi lasciarlo in qualsiasi momento.
Devi imparare ad accettare che anche tu hai dei limiti, che non puoi necessariamente tenere tutto sotto controllo, che ti serve circondarmi di persone che siano più brave di me in ciò in cui io non sono sufficientemente esperto (e visto che la conoscenza umana è a un passo dall’illimitato e infinito, noi siamo tutt’altro che illimitati).
A quel punto, e solo a quel punto, potrai vedere il livello della mia realtà crescere e migliorare nuovamente, gradualmente.
Lo farà se avrò lavorato bene in precedenza, se le basi che ho costruito negli anni sono ben solide, lo farà se avrò il coraggio di lasciar andare il controllo, di accettare che… non posso “tutto”, ma posso fare in modo che tutto vada per il meglio.