Smettere di soffrire per amore… si può?

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Ma cosa significa “soffrire per amore”?

Amore e sofferenza sono in qualche modo collegati o non hanno niente a che fare l’uno con l’altro?

Si può misurare l’amore?

La risposta è no, ovviamente. Eppure, continuiamo a farlo.

“Mi dia 3 etti d’amore, grazie” 

“È stato un amore lungo 100 chilometri!”

misurare l'amore - Blog Rivista Heisenberg

Parlando degli amori passati infatti, quasi tutti diciamo a noi stessi o a chi ci sta ascoltando “Ah, quanto ho sofferto quando mi ha lasciato! L’amavo così tanto! È stata certamente la persona che ho amato di più. La relazione più importante perché mi ha fatto tanto soffrire.”

Ma come? Quindi la relazione d’amore più importante della tua vita la misuri con il grado di sofferenza che ti ha inferto? Con quante lacrime hai versato?

Invece quando non hai sofferto per nulla allora è stata una cosa di poca importanza? 

C’è davvero qualcosa che non va in questo.

Stando alle affermazioni di coloro che definiamo illuminati le cose dovrebbero essere diverse, proprio all’opposto. 

L’amore dovrebbe essere uno spazio di beatitudine in cui incontrarci provando sensazioni totalmente diverse dalla sofferenza.

In questa descrizione i saggi sono tutti d’accordo: amore e sofferenza non stanno mai insieme, come la luce con le tenebre, e quindi se soffri non sei in amore. Soffrire per amore quindi non dovrebbe neanche esistere come espressione.

Ora, o hanno torto loro e, da Gesù in avanti, si sono sbagliati tutti. Oppure siamo noi quelli a cui sta sfuggendo qualcosa, quelli che chiamano amore qualcosa che amore non è e che l’amore forse non sono in grado di riconoscerlo nemmeno quando lo incontrano.

Attenzione, non sto dicendo che sia così per tutti ovviamente. Fra i lettori di Heisenberg ci saranno sicuramente delle coppie che vivono una simbiosi altamente felice e soddisfacente sotto molti aspetti, che sono insomma felici.

Ma per la maggior parte di noi, purtroppo le cose non sono così semplici quando c’è di mezzo l’amore. Insomma non è così facile per molti di noi smettere di soffrire per amore.

Amore e sofferenza

Quando mi sono trovata a voler comprendere a fondo questo mistero, ho provato a farmi alcune domande e a cercare di semplificare alcuni concetti per portarli dalla teoria dei mistici, alla pratica di ciò che viviamo ogni giorno, senza però snaturare il messaggio, ma anzi se possibile lasciandolo intatto e ancora più vivo e pulsante.

La prima risposta che ho trovato è che anche in questo campo, come in tutti gli altri, le programmazioni mentali sono la causa di questo grande equivoco.

programmazioni mentali - Blog Rivista Heisenberg

Tutto, e dico tutto, l’amore romantico è rappresentato da un’infinità di canzoni, poesie, frasi e chi più ne ha più ne metta che non fanno altro che rafforzare l’idea di amore = sofferenza.

“Soffro perché sono geloso, soffro perchè è lontano, soffro perché guarda un altro, soffro perché non dormiamo insieme, soffro perché esce con gli amici… etc”

E ancorate a queste canzoni, a queste parole, a questi testi, ci sono le nostre relazioni passate e presenti, le nostre lacrime e i nostri patimenti.

Forse non lo sai ma il significato originale della parola passione è sofferenza.

Si parla di “passione di Cristo” durante la Via Crucis non a caso, perché fu una sofferenza atroce. 

Ora sai che quando dici che c’è tanta passione fra te e il tuo partner, stai in realtà dicendo che fra voi c’è il seme della sofferenza e che prima o poi quella che voi chiamate passione si trasformerà in dolore per entrambi.

L’amore non ti brucia come invece fa la passione.

L’amore non è freddo come quando vivi anni insieme ma senza realmente “toccarti”.

L’amore è come un vento fresco e leggero che ti accarezza e ti fa sorridere, semplicemente.

Ma noi questo non lo sappiamo o ce lo siamo dimenticato. Abituati come siamo a stare male per amore, a “patire”, confondiamo il patimento con l’amore.

E così ci accade che ti senti solo quando sei single e infelice quando sei in una relazione.

Infatti, quando due persone che si sentono sole si mettono insieme, il risultato è che la solitudine raddoppia.

È un errore pensare che da due infelicità possa nascere una felicità. Non funziona così.

Il vero amore infatti non è un tentativo di combattere la solitudine.

Agire in questa direzione significa muoversi cercando di realizzare delle aspettative. E le aspettative come molti sanno, sono spesso il frutto di programmazioni inconsce. E in più vanno a braccetto con quel senso di “urgenza” che ti fa stare così male se non le realizzi immediatamente.

“Quando sarò in coppia allora non mi sentirò più solo e sarò felice e realizzato”.

Questa è l’illusione che la mente crea per dare vita a un’aspettativa.

Ma la realtà ci racconta ogni giorno che non è così. Il vero amore dona libertà, non ha bisogno che l’altro sia presente per realizzarsi. I due amanti si regalano a vicenda la capacità di stare da soli e sentirsi in equilibrio.

Qualunque cosa che neghi la tua libertà di essere felice anche se l’altro non è presente, non puoi chiamarla amore. È qualcos’altro, ma non è amore.

Come portare queste conoscenze sull’amore nella vita di tutti i giorni?

Ti do un suggerimento, un piccolo “trucco”, che potrai usare per iniziare ad allenarti a camminare nel sacro suolo dell’amore: non avere fretta.

L’amore non è qualcosa da rincorrere perché se non lo ottieni tutto e subito lo perdi.

smettere di soffrire per amore - Blog Rivista Heisenberg

Quando senti provenire da te quell’energia, fermati.

Oggi è molto facile essere tentati dall’andare di corsa: ci sono i cellulari, i messaggi, facebook, whatsapp. Puoi raggiungere una persona in un nanosecondo.

Eppure a volte quando esageri perché non gestisci quell’energia che ti fa andare in richiesta, le persone scompaiono, fanno quello che gli inglesi chiamano “ghosting” e cioè non si fanno più trovare, e proprio come dei fantasmi, più li cerchi e meno li trovi.

Se ti è capitato di sparire da qualcuno che ti cercava insistentemente sei stato vittima di quell’energia di richiesta. L’hai provata sulla tua pelle e sai quanto la sensazione sia di sentirsi soffocare. È normale, è una reazione comune. 

Se invece sei stato tu a cercare qualcuno in modo pressante e quel qualcuno è scomparso, allora prova a ricordarti che tipo di richiesta energetica avevi messo dentro alle tue chiamate, ai tuoi messaggi, e se riuscirai a connetterti ti sarà chiaro che quell’energia non stava dando nulla, ma chiedeva solamente, e in fretta anche.

In realtà non stavi solo facendo una telefonata o mandando un messaggio, ma stavi dicendo all’altro: “Senza di te mi sento morire, hai la responsabilità della mia felicità e se non mi rispondi, se non dai attenzione, mi sentirò di non valere nulla”.

Renditi conto che questa richiesta è irricevibile!

Che nessuno vuole assumersi questa responsabilità (tra l’altro impossibile da raccogliere), perché l’unico vero responsabile della tua felicità sei sempre e solo TU.

Quindi, se hai avuto la meravigliosa fortuna di aver incontrato qualcuno che ti interessa o con cui sei entrato in risonanza, prima di tutto prendi il tuo tempo.

Non correre, goditi ogni istante di quella magia

Non sprecare l’opportunità che l’esistenza ti sta regalando di utilizzare questo sentimento prezioso per fare un salto evolutivo nella tua vita.

Goditi l’attesa dell’amato, e nel frattempo continua le tue attività restando sveglio nell’attimo presente.

goditi la magia - Blog Rivista Heisenberg

E se hai la sensazione che senza quella persona sarai solo, bene allora immergiti in quella sensazione di solitudine e, invece di sfuggirla dando a qualcuno che ti conosce appena un fardello così grande, prenditene tu la responsabilità, e sii gentile con te stesso e con quella tua parte che si sente così sola perché non ha te vicino.

Perché la verità è questa: ogni volta che il tuo bambino emozionale si attiva è perché l’adulto di riferimento, e cioè tu, è andato a farsi un giro.

Se tu fossi davvero un bambino, come ti sentiresti a essere affidato a un adulto che non c’è o che quando c’è è distratto da mille altre attività?

Non credo che ti sentiresti amato o protetto, giusto?

E allora perché fai lo stesso con il tuo bambino emozionale?

Perché invece di amarlo e abbracciarlo corri dietro a persone appena conosciute dando loro un’importanza enorme che non hanno nemmeno lontanamente?

Devi riflettere su queste tematiche perché sono la vera chiave per iniziare ad attraversare quello spazio dove sei solo con te stesso, spazio che provi sempre di evitare attraverso la ricerca dell’altro.

Ma l’altro, quando arriva e se arriva veramente, ha un unico compito: aiutarti ad essere meravigliosamente in solitudine senza sentirti solo.

Quando entrambi sarete capaci di aiutare l’altro a essere un individuo, quando la sua indipendenza non sarà per te una minaccia ma una gioia, e quando saprai che non esiste lontananza fisica che potrà farvi perdere, allora saprai cos’è l’amore. 

“Amatevi l’un l’altro, ma fate in modo che l’amore non sia un vincolo: fate che sia un mare, che vive fra le sponde delle vostre anime”
tratto da Il Profeta di Kahil Gibran

Ero una ragazzina quando ho letto per la prima volta Gibran e la magia delle sue parole mi ha avvolto.

Voglio dirti una cosa prima di concludere questo articolo: devi affinare la tua sensibilità.

Gli argomenti di cui ti parlo sono sottili, sono impalpabili a volte.

Devi imparare a silenziare la tua mente e ad ascoltare con l’anima. 

Spesso la differenza tra prendere la strada giusta o quella sbagliata la fa la capacità di percepire la “qualità” che ha l’energia che ti arriva da qualcuno o che emani tu stesso.

Spesso questa qualità è tutto quello di cui hai bisogno per sapere che cosa è meglio per te. Ma per attivare questo collegamento è necessaria un po’ di attenzione e di concentrazione. 

E, ora ti dirò qualcosa che forse non ti aspetti, quella qualità è fatta anche da un pizzico di ironia.

Quando sei “troppo” serio, quando c’è sempre un dramma da affrontare, allora sei davvero lontanissimo dall’aver raggiunto uno spazio di amore e consapevolezza.

Attingendo alla sua grande consapevolezza e visione Osho diceva: “In Amore non essere un mendicante, sii un imperatore. Dà e resta semplicemente a vedere cosa accade”.

Ed è proprio così che il grande mistero dell’esistenza si svelerà davanti ai tuoi occhi.

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